Fiorello a Viva Rai 2!
Fiorello a Viva Rai 2! (credit: ANSA) – ilcorrierino.com

Fiorello racconta di quell’evento tragicomico che gli costò la frattura della mascella: tra ironia e lacrime.

Classe 1960, è difficile pensare a Fiorello senza associarlo all’immagine di un comico che, dagli anni ’90 ad oggi, è rimasto uno dei principali showman della televisione italiana. Ognuno di noi pensa al suo nome a un successo: chi ha più primavere alle spalle ricorderà ‘Karaoke’, e sebbene questo fu il suo vero trampolino di lancio, ad oggi Fiorello è molto altro.

Come non citare i suoi varietà in prima serata come ‘Stasera Pago Io’, dove nacquero diverse interpretazioni storiche, tipo l’ironica caricatura del Gobbo di Notre Dame e Riccardo Cocciante. Ma la carriera di Fiorello non si ferma qui: si spazia dalle interpretazioni cinematografiche, passando per quelle teatrali e finendo dalle numerose comparse televisive.

Qualunque sia la circostanza, a lasciare il segno è la sua ironia, talvolta pungente, ma mai scontata. Con un sorriso sempre stampato sulle labbra, Fiorello è oggi a capo di ‘Viva Rai 2’, le cui riprese avvengono dal Foro Italico. Ed è quel sorriso che lo caratterizza che fu vittima di un incidente impossibile da dimenticare la cui protagonista è una mascella, due tenaglie e uno scenario da panico.

Il viaggio in Africa che costò caro a Fiorello

Gli anni Ottanta rappresentano per molti un’epoca di cambiamenti e nuove esperienze. Per un giovane Rosario Fiorello, l’inizio di questo decennio non rappresentò solo la ricerca della sua strada lavorativa, ma fu segnato da un’avventura particolarmente difficile. Allora animatore, Fiorello accettò un incarico che lo portò a lavorare in un villaggio turistico in Costa d’Avorio, lontano dall’Italia e da tutto ciò che per lui è familiare.

Il viaggio in Africa si rivelò subito impegnativo. Non solo il clima tropicale fu un colpo al suo fisico, facendogli perdere 10 kg a causa di una dieta a base di ananas, ma Fiorello dovette affrontare anche un problema dentale che si rivelò ben più complesso del previsto.

Rosario Fiorello a 20 anni quando faceva l'animatore turistico
Rosario Fiorello a 20 anni quando faceva l’animatore turistico (credit: milestone) – ilcorrierino.com

L’intervento al dente con le tenaglie

Portato da un dentista locale, Fiorello scoprì che il medico stava operando senza corrente elettrica, utilizzando, per giunta, strumenti discutibili. La procedura di estrazione del dente, eseguita con una tenaglia, fu tanto traumatica quanto imprecisa: “Mi ha frantumato l’osso della mascella, ho passato 15 giorni chiuso in camera per la febbre, un disastro. Per fortuna non presi la malaria, ma il chinino mi ha lasciato un segno: epatite C da farmaco.”

E se già questo può sembrare sconcertante, il quadro clinico non si concluse con questo inconveniente. Il giovane Fiorello, allora 23enne, contrasse l’epatite C, un effetto collaterale del chinino usato per prevenire la malaria. Nonostante la gravità della situazione, Fiorello riuscì a superare questa difficile esperienza che ad oggi racconta con una certa ironia e il sorriso – fortunatamente – ritrovato.