Attimi di sgomento per Licia Colò
Attimi di sgomento per Licia Colò – ilcorrierino.com

Nei ricordi di Licia Colò risiede un istante difficile da dimenticare: l’odore che la portò al ritrovamento del cadavere.

Licia Colò, una delle figure più amate della televisione italiana, è da sempre nota per la sua passione per la natura e per i viaggi. Nata a Verona il 7 luglio 1962, Licia si avvicina presto al mondo dello spettacolo, iniziando la sua carriera come fotomodella a Milano. Tuttavia, il destino aveva in serbo per lei una svolta inaspettata.

Apprezzata per la sua spontaneità e la sua passione per l’ambiente, Licia ha conquistato il pubblico con programmi come Eden – Un pianeta da salvare. Il suo entusiasmo per la natura e i viaggi l’ha portata a esplorare angoli remoti del mondo, rendendola una delle conduttrici più amate e rispettate della televisione italiana.

L’occasione inaspettata

Tutto ebbe inizio per caso: nel 1983, a soli vent’anni, Licia fece un provino per Antenna Nord (che sarebbe poi diventata Italia Uno) come annunciatrice. Doveva sostituire Gabriella Golia per un solo mese, ma il suo talento non passò inosservato, e ben presto si ritrovò con un contratto rinnovato.

“Ero molto felice,” ha raccontato in un’intervista al Messaggero. Così, con i primi guadagni, decise di concedersi un viaggio per festeggiare questo successo. Optò per un campeggio nautico in Corsica, un’avventura che prometteva di essere il coronamento di un sogno. Ma quella gioia si trasformò presto in un’esperienza spiacevole.

Licia Colò racconta
Licia Colò racconta l’episodio drammatico – ilcorrierino.com

Licia Calò racconta il ritrovamento del cadavere

Una vacanza di gioia, spensieratezza e rilassamento. Così la descritta Licia, ma quello che sarebbe successo poco dopo ha spiazzato ben presto il suo entusiasmo. Dopo varie indecisioni, la Calò e il suo allora compagno trovarono finalmente un angolo di paradiso: “Una spiaggia enorme. Lunga, larga, vastissima… la sabbia, bianca, luccica alla luce del tramonto,” ha descritto con entusiasmo. Tuttavia, i problemi iniziarono con l’arrivo del buio.

“Nella notte ci rigiriamo nella tenda. Qualcosa non va. C’è nell’aria un odore nauseabondo, dolciastro, orribile,” ha raccontato Licia. Inizialmente, pensarono che fosse colpa delle alghe, ma la verità si rivelò al mattino successivo. “Ci rendiamo conto che abbiamo piantato la tenda a pochi metri dal cadavere di un capodoglio. Ha presente le dimensioni? Fu il colpo di grazia,” ha spiegato.

Quel viaggio, che doveva essere una celebrazione, si trasformò nel primo grande fallimento di ‘Licia avventuriera’. Dopo quell’esperienza, la Colò non tornò mai più in quel luogo e scelse di trascorrere il resto della vacanza in un campeggio affollato e ‘iperservito’, una scelta ben lontana dall’idillio che aveva immaginato. “Le mie velleità esplorative sono state stroncate così,” conclude con una punta di ironia, consapevole che anche le avventure più entusiasmanti talvolta possono nascondere insidie impreviste.