Scopri come eludere certe domande insidiose che ti costano caro
Persona giudicante (pexels) corrierino.it

Attenzione alle persone che ti fermano per strada: potrebbero incastrarti in qualcosa di spiacevole. Scopri come fare.

Al giorno d’oggi, le truffe sono all’ordine del giorno. Tutti cercano un modo per sottrarti tempo e denaro, ma non sempre quello che succede è evidente. Anche gli occhi e le orecchie più attente ed esperte possono cascare nel tranello della truffa, per cui bisogna stare attenti.

Non è solo una questione di età anagrafica, ma proprio una attitudine mentale e psicologica. Anzi, più di tutto dipende dal grado di ingenuità e fiducia che si ha nei vari settori. Ad esempio, i millennial credono ciecamente nella tecnologia, per cui spesso sono vittime di nuove forme di phishing.

Diversamente, gli anziani sono spesso prede di truffe vecchio stile, cedendo dati sensibili, anagrafici e non solo al truffatore di turno. Il più delle volte, il tranello riesce perché il malintenzionato menziona un affetto caro presumibilmente in pericolo.

I diversi tipi di truffe

Oltre alle truffe che avvengono online, ci sono anche quelle evergreen, che avvengono ancora di persona. Tra queste vi sono quelle immortali dell’idraulico che, con una scusa, si presenta a casa per cambiare un tubo o innestare una nuova caldaia, solo per poi rivelarsi un ladro.

Ma non è tutto, perché esistono anche le care e vecchie rapine, soprattutto quelle sopraffine. Queste consistono in un adescamento da manuale: una coppia di ladri ti accerchia, il primo attira la tua attenzione con una scusa, mentre l’altro ti sfila il portafoglio o il cellulare. Ma non è tutto. Molti ti pongono una domanda specifica.

Scopri come eludere certe domande insidiose che ti costano caro
Truffe online (pexels) corrierino.it

La domanda su cui cascano tutti

“Lo sa perché l’abbiamo fermata, vero?” è la domanda che fa cadere tutti nel panico. Ma a chi ci si sta riferendo? Non si tratta di una truffa, bensì di una tipica frase di aggancio delle forze dell’ordine che hanno competenza e facoltà di fermare gli automobilisti. Lo ha raccontato Eldebate.com, parlando della tipica formazione della Guardia Civile spagnola.

In pratica, le forze dell’ordine ti fermano ponendoti questa domanda, mettendoti in difficoltà e costringendoti con falsa ingenuità a confessare ciò che hai fatto. Se infatti avevi superato di poco il limite di velocità, risponderai quasi sicuramente con “Stavo andando troppo veloce, giusto?” e la polizia ti avrà in scacco. Il nostro cervello è programmato per trovare risposte coerenti alle domande che ci vengono poste, ma così facendo ci danneggiamo. Il modo migliore per rispondere è perciò il seguente: “Non lo so, agente”.