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Busta paga, controlla sempre questa voce: se la trovi messa così ti stanno derubando | Devi guadagnare di più

Busta paga
Busta paga e diritti – ilcorrierino.com

Può capitare che il datore di lavoro ometta alcune voci dalla busta paga per risparmiare: quello che dovresti controllare.

La busta paga non è solo un documento contabile, ma ha una certa importanza sia per il dipendente che per il datore di lavoro. Per il primo, rappresenta la prova del lavoro svolto e del compenso ricevuto, oltre a essere fondamentale per la dichiarazione dei redditi e per la richiesta di varie prestazioni sociali. Per il secondo, è un obbligo legale che consente di dimostrare la corretta retribuzione dei dipendenti e, non meno importante, il rispetto delle normative fiscali e previdenziali.

Tuttavia, può capitare che il datore di lavoro ometta alcune voci in busta paga con lo scopo di risparmiare. Da qui nasce l’importanza di conoscere questo documento nel suo complesso, così da assicurarsi che venga rispettato il Contratto Collettivo Nazionale di appartenenza e, soprattutto, essere consapevoli di ottenere ciò che spetta di diritto, dal semplice pagamento, ai permessi dovuti.

Gli straordinari in busta paga

Siamo in Italia, il paese in cui tutto pare essere lecito per pagare meno tasse. In effetti, la tassazione è presente anche sui cosiddetti straordinari, ma è bene sapere che questi potrebbero fruttare maggiormente al dipendente se segnalati in maniera corretta.
Esistono diverse tipologie di straordinario, ognuna con una maggiorazione sulla paga oraria:

  • straordinario entro le 48 ore settimanali: +15%;
  • straordinario oltre le 48 ore settimanali: +20%;
  • straordinario notturno: +50%;
  • straordinario festivo: +30%.

Il lavoro straordinario si riferisce dunque a tutte le ore lavorate oltre il normale orario di lavoro. Ad esempio, se Mario deve lavorare 8 ore al giorno, ma rimane al lavoro per 10 ore, quelle 2 ore extra sono considerate straordinari. Ogni ora extra è pagata con una maggiorazione rispetto alla normale paga oraria.

Supponiamo che Mario guadagni 1.500 euro al mese. Per ottenere la sua paga oraria, dividiamo questa cifra per il numero di ore lavorative mensili. Se Mario lavora 173 ore al mese (standard per molti contratti), la sua paga oraria sarà 1.500 / 173 = circa 8,67 euro all’ora. Ora, vediamo quanto guadagna Mario per un’ora di straordinario in diverse situazioni:

  • entro le 48 ore settimanali: 8,67 euro + 15% = 9,97 euro all’ora;
  • oltre le 48 ore settimanali: 8,67 euro + 20% = 10,40 euro all’ora;
  • notturno: 8,67 euro + 50% = 13,00 euro all’ora;
  • festivo: 8,67 euro + 30% = 11,27 euro all’ora.
Straordinari in busta paga
Straordinari in busta paga – ilcorrierino.com

Dove trovo gli straordinari in busta paga?

Gli straordinari sono indicati nella busta paga sotto una voce specifica che può variare, ma spesso viene etichettata come ‘ore straordinario’ o simile. La busta paga mostra il numero di ore di straordinario lavorate, la maggiorazione applicata, e il totale guadagnato per quelle ore. Se ci si accorge che questi dati non corrispondono alla realtà, è bene parlare con il proprio datore di lavoro.