Tasse (pexels.com) – ilcorrierino.comNon da tutti gli errori si impara, purtroppo da questo si paga: che sia colpa tua o meno, l’AdER ti becca subito e ti sanziona.Stiamo parlando della compilazione di uno dei documenti più importanti dell’anno.Questa certificazione va a decretare quali bonus o sgravi fiscali si possono richiedere e ottenere.Si tratta, infatti, di un pezzo di carta che attesta il livello di ricchezza del proprio nucleo familiare.Serve anche per collocarsi in una o in un’altra fascia di reddito per il pagamento di servizi come, ad esempio, la retta universitaria. Se sbagli, però, sono guai.Documento di fondamentale importanza, e se te lo sbagliano paghi solo tu: ricontrolla sempreStiamo parlando proprio dell’ISEE, o Indicatore della Situazione Economica Equivalente, che si realizza compilando la Dichiarazione Sostitutiva Unica attraverso la piattaforma dell’INPS. Ci si può occupare personalmente dell’ottenimento dell’ISEE, oppure rivolgersi a un CAF, che si occupa proprio di questo. Ovviamente, può capitare che vi sia un errore in buona fede nella compilazione, che sia per una svista dell’impiegato o per una nostra.C’è, infatti, un modo per andare a correggere eventuali errori di cui ci accorgiamo: infatti, la correzione è davvero importante, visto che dati errati possono portare a una sanzione di ben 25.000 euro. Ci sono due modalità con le quali si può correggere un ISEE errato: queste sono disponibili sia per i singoli che per gli impiegati dei CAF. Ti conviene occupartene subito o la sanzione ti ripulisce il conto in banca. Compilazione DSU (pexels.com) – ilcorrierino.com25.000 euro, se sbagli questa è la sanzione prevista: ecco da quanto parte per gli errori più piccoliPer poter modificare un ISEE errato è possibile presentare il modello integrativo (FC3), che permette di aggiungere informazioni mancanti e deve essere trasmesso all’INPS o all’Agenzia delle Entrate entro 15 giorni dalla presentazione della DSU iniziale. In alternativa, è possibile semplicemente compilare una nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU): questa modalità consente di correggere errori più rilevanti, e sostituisce in tutto e per tutto la dichiarazione inviata in precedenza.Se compilate un ISEE errato, le sanzioni pecuniarie vanno da 5.164 a 25.822 euro, ma non solo: nel caso in cui si abbia approfittato già di benefici per un valore superiore ai 3.999,96 euro, il dichiarante può essere punico con un periodo di reclusione che va dai tre mesi fino ai sei anni. Come se non bastasse, in tal caso l’Agenzia delle Entrate può chiedere la restituzione di quanto ricevuto in termini di benefici dallo stato. Navigazione articoliCaffè sul posto di lavoro, i medici lo hanno chiarissimo: se li bevi coi colleghi ti fanno schizzare il colesterolo a mille