Caricabatterie
Caricabatterie – ilcorrierino.com

Sono molti i motivi per cui non si dovrebbe tenere il caricabatterie sempre attaccato alla presa: dal rischio ambientale al salasso in bolletta.

Lo smartphone è diventato un compagno inseparabile delle nostre giornate, dal mattino presto appena apriamo gli occhi, alla sera quando li chiudiamo. Tuttavia, che si utilizzino per lavoro, per comunicare con amici e familiari o per scorrere le pagine dei social, i dispositivi di oggi consumano batteria, e non poca.

Da qui la necessità di caricare il telefono ogni giorno con l’obiettivo di fornire abbastanza energia per sostenere il nostro utilizzo. E in un mondo dove il telefono viene utilizzato in maniera costante, quale momento migliore per caricarlo se non di notte? Ok, la situazione può risuonare familiare a chiunque, ma è bene sapere che quelle 2/3 ore che si potrebbero spendere durante la giornata per caricare lo smartphone, invece che farlo 8 ore, possono fare la differenza per l’ambiente e per la stessa bolletta. Lo stesso vale per la carica a vuoto, ossia per quei momenti in cui, per pigrizia, il caricatore rimane collegato h24 alla presa anche senza nessun utilizzo.

Potranno sembrare consigli ripetitivi, ridondanti e per certi versi abusati. Nonostante questo, in molti non hanno ancora compreso che lasciare il caricabatterie attaccato in maniera costante non solo si rivela dispendioso energicamente parlando, ma anche dannoso per l’ambiente.

Caricabatterie di notte: attenzione ai costi

Partiamo dalla base. Lo smartphone è indispensabile nella nostra vita quotidiana, ma caricarlo di notte, per esempio, può aumentare notevolmente i costi energetici. Anche se il telefono è al 100%, continua a consumare energia che andrà sprecata; un consumo, questo, che varia dai 3 ai 7 watt all’ora, che possono incidere notevolmente sulla bolletta se questo avviene ogni notte. Ma non è tutto. Come se ciò non bastasse, lasciare il telefono in carica tutta la notte danneggia anche la batteria.

Come molti sapranno, le batterie agli ioni di litio possono surriscaldarsi, esplodere o – in casi estremi – prendere fuoco. La cosa preoccupante è che questo pericolo aumenta se il telefono è sul comodino vicino al letto.

Caricabatterie wirless
Caricabatterie wirless – ilcorrierino.com

Perché non bisogna lasciare la presa del caricabatterie attaccata

Se da una parte caricare il telefono di notte rappresenta un problema, dall’altra, anche tenere il caricatore sempre attaccato alla presa può avere le sue conseguenze. Vista la questione oggetta spesso a dibattito, gli esperti haanno voluo fare chiarezza, e, in tale occasione, suggeriscono di ricaricare il telefono durante il giorno e staccarlo alla presa insieme alla spina quando è al 80%. Questo piccolo quanto importante accorgimento preserva la batteria e nel contempo riduce gli sprechi energetici.

Tra le varie nozioni interessanti vi è anche un consiglio sul tipo di caricatore. Secondo quanto affermato dagli stessi produttori, un caricabatterie wireless può diminuire il consumo rispetto ai caricatori tradizionali semplicemente per il fatto che questo ricarica lo smartphone molto più velocemente del primo. Tuttavia, bisogna stare attenti a un dettaglio: non lasciarlo attaccato alla presa corrente, specialmente se in standby.

Un caricatore tradizionale in standby consuma circa 0,2 watt, mentre uno wireless arriva a 1,6 watt: un costo nettamente maggiore rispetto al primo. Considerando i miliardi di smartphone nel mondo, lasciamo a voi immaginare a quanto ammonta lo spreco di energia globale.