Carta di credito (pexels.com) - ilcorrierino.com
Carta di credito (pexels.com) – ilcorrierino.com

L’ennesimo messaggio truffa per i possessori di carta di credito: se segui le istruzioni rimani vittima di un raggiro coi fiocchi.

Con l’evolversi della tecnologia e la diffusione dei pagamenti elettronici anche i truffatori digitali tendono a mette in atto truffe sempre più sofisticate e tra queste ce ne è una dalla quale è davvero difficile districarsi.

Dalle email di phishing a vari sms, oggi non si può più aprire un messaggio o una email di posta elettronica stando tranquilli: bisogna sempre leggere con attenzione il mittente, oppure, ancora meglio, chiamare direttamente la compagnia dalla quale giunge la sedicente email professionale, assicurandosi che siano stati proprio loro a inviarla.

Soprattutto le persone più avanti con l’età, ma non solo, tendono a cadere in balia di questo tipo di truffe essendo già di per sé non esattamente pratici di tecnologia e fidandosi di comunicazioni che, a un primo sguardo, sembrano ufficiali.

Oggi parliamo di un caso avvenuto a Verdello, una tecnica che però si sta diffondendo in tutto il Paese: si tratta di un tentato raggiro telefonico che coinvolge la propria carta di credito.

La truffa telefonica di Verdello

A chiamare è un finto operatore che mette in atto tecniche di comunicazione autoritaria e pervasiva, così da far credere all’utente che si tratti appunto di una chiamata ufficiale: “Pronto, la sua carte di credito è in scadenza, ci fornisca il Pin”, questo dice la voce dall’altro capo del telefono.

In nessun caso il pin della carta viene richiesto nemmeno dalla banca stessa che ve lo ha fornito: non bisogna mai divulgare questa informazione o, in un attimo, vedrete scomparire tutto il vostro patrimonio accumulato con fatica. Proprio questo è accaduto alla donna di Verdello, che è stata poi rimborsata per il 50% grazie all’intervento dell’associazione per la tutela dei consumatori Adiconsum Bergamo.

Carta di credito, le nuove truffe (pexels.com) - ilcorrierino.com
Carta di credito, le nuove truffe (pexels.com) – ilcorrierino.com

L’intervento di Adiconsum Bergamo

L’utente in questione inizialmente si era rifiutata di dare il proprio pin all’operatore, ma questo l’aveva minacciata di dover applicare una penale di ben 170 euro nel caso in cui la donna non avesse fornito questa informazione. “Verosimilmente si tratta di un caso di furto della nuova carta in fase di spedizione”, ha spiegato Adiconsum.

Insomma, i metodi di coercizione sono molti e talvolta per paura di commettere un errore tendiamo a fidarci di un sedicente operatore: bisogna fare, invece, molta attenzione e non fornire mai il pin della propria carta.