Il cellulare ci ascolta – ilcorrierino.comIl nostro cellulare è in grado di ascoltare le nostre conversazioni? La risposta è sì e la causa sono i nostri permessi.Se da anni sembrava una leggenda metropolitana raccontata sotto forma di complotto volto a sottrarre le nostre informazioni personali, oggi la questione sembra essere più chiara: lo smartphone ci ascolta e lo fa con il nostro – consapevole o meno – consenso. Quello che invece risulta falso è il fatto che questi dati vengono utilizzati in maniera illecita. Ad oggi la raccolta di dati mediante microfono è consentita e si attiva grazie alle autorizzazioni che ci vengono chieste dalle stesse applicazioni. Questi programmi, così facendo, possono attivare il microfono anche quando l’app non è in utilizzo.Perché lo smartphone ci ascoltaL’obiettivo è puramente a scopo pubblicitario, ossia all’accuratezza con cui il nostro account riesce a elaborare i nostri interessi e le nostre attitudini, così da mostrarci contenuti quanto più attinenti a noi. Questo viene sincronizzato sulle piattaforme social e sulle stesse ricerche che effettuiamo su Google. Basti pensare a quelle volte in cui, durante una conversazione di persona su quale ristorante scegliere, la nostra pagina Instagram ci propone i luoghi più vicini a noi senza nemmeno aver digitato una singola parola al riguardo.L’unico rischio del microfono sta nella possibilità di contrarre malware come i trojan, che possono spiare l’utente e registrare l’audio ambientale. Questi, possono infiltrarsi nello smartphone attraverso app o file dannosi, mettendo a rischio la privacy e i dati sensibili. A tal proposito è giusto porre la giusta attenzione nello scaricare solo software provenienti da fonti sicure. Oltre a questo, è possibile disabilitare l’accesso al microfono spontaneo.Google assistant, una delle app che attiva il microfono in autonomia – ilcorrierino.comCome far sì che lo smartphone non ascolti le conversazioniCome detto in precedenza, non vi è alcun rischio nel far sì che il proprio smartphone ascolti le conversazioni, se non fosse per le app contenenti virus fraudolenti. Per evitare ciò è bene stare attenti a e-mail sospette che chiedono di scaricare applicazioni di dubbia fonte. Nel caso non volessimo consentire la registrazione alle app già presenti, invece, è sufficiente entrare nelle impostazioni del nostro smartphone nella sezione app (nominata in modo differente in base al modello di smartphone).In questo luogo saranno presenti tutte le app attive e, cliccandoci all’interno, sarà possibile regolare i permessi, tra cui la possibilità o meno di attivare fotocamera e microfono quando l’app non è in uso. L’operazione andrà fatta su tutte le applicazioni che richiedono tali permessi, ma per semplificare la ricerca è bene sapere che i servizi di Google sono quelli più soggetti a registrazione e attivazione della fotocamera anche quando gli stessi programmi sono chiusi. Detto questo, è buona cosa leggere con attenzione le autorizzazioni ogni qualvolta si scarica una nuova app. Navigazione articoliAletta parasole, non serve solo a proteggerti dai raggi: il suo vero scopo è questo Tappi di sughero nella portiera dell’auto: ce li stanno mettendo tutti | Il motivo è impensabile