Donazione genitori figli senza tassazione – ilcorrierino.comLe donazioni di somme ingenti ai propri cari, in Italia, prevedono tassazione: in questo modo è possibile evitare la dichiarazione.La donazione è un gesto di grande significato che può aiutare chi riceve il dono in modi profondi, sia che si tratti di un figlio che di un parente. In Italia, però, è anche un atto formale che richiede un po’ di procedura, nonché un costo da pagare spesso tutt’altro che irrisorio.Innanzitutto, per fare una donazione, è necessario formalizzare l’accordo davanti a un notaio, che funge da documento ufficiale. Inoltre, è importante che sia un atto pubblico e che ci siano due testimoni presenti così da assicurare che tutto sia ufficialmente registrato e documentato. Se si decide di donare beni, dunque, è necessario anche in questo caso indicarne il valore nell’atto.Nel caso in cui si tratti di beni di un valore modesto, ci sono opzioni più semplici disponibili, come una ‘donazione manuale’ senza notarizzazione. Per somme e valori più consistenti, le donazioni possono portare a detrazioni fiscali fino al 30% dell’importo donato o possono essere dedotte senza limiti, ma entro il 10% del reddito dichiarato. Nulla di più, nulla di meno.Nonostante ciò, una storica sentenza della Corte di Cassazione pare aver aperto le porte ad una possibilità sino ad adesso impensabile: donare denaro consistente senza firmare alcun atto notarile.Donazione ai figli senza tassazione: i casiLa Corte di Cassazione ha emesso una sentenza importante riguardo alle donazioni in Italia, stabilendo che non sempre devono essere tassate anche se superano le franchigie previste per legge. Questo significa che se un atto di donazione non deve essere necessariamente registrato, allora non è richiesto il pagamento dell’imposta di donazione. Tuttavia, la questione andrebbe analizzata nel dettaglio.La sentenza in questione, la 74442 del 2024 della Corte di Cassazione, in primo luogo sottolinea che le donazioni sono esenti da imposta se il loro valore è inferiore alle franchigie previste per legge. Queste franchigie variano a seconda del tipo di beneficiario e dell’importo donato. Ad esempio, per atti in favore di coniugi e parenti in linea retta, la franchigia è di 1 milione di euro. Tuttavia, se si effettua una donazione a soggetti diversi da quelli specificati, allora è richiesto il pagamento dell’imposta sull’intero importo donato. Donare somme di denaro ai familiari: la sentenza della Corte di Cassazione – ilcorrierino.comLa sentenza della Corte di CassazioneNel caso in questione, uno zio molto generoso ha donato circa 816.000 euro alla nipote tramite un trasferimento bancario dalla Svizzera al suo conto svizzero. Anche se la somma superava le franchigie previste per legge, la nipote ha rifiutato la donazione, ma i soldi sono rimasti sul suo conto. L’Agenzia delle Entrate ha richiesto un’imposta di donazione di circa 65.000 euro, ma la nipote ha contestato questa richiesta. Dopo un lungo procedimento legale, la Corte di Cassazione ha stabilito che, in assenza di registrazione ufficiale della donazione, non è dovuta alcuna imposta di donazione.Tuttavia, è importante prestare attenzione perché, se l’Amministrazione finanziaria indaga e emergono altri reati, potrebbero esserci le conseguenze del caso. Quindi, potrebbe essere utile dichiarare la donazione effettuata e versare l’imposta volontariamente per evitare problemi futuri. La sentenza evidenzia la possibilità di donazioni indirette, come bonifici bancari, che potrebbero essere soggette a tassazione. In buona sostanza, prima di fare un passo del genere sarebbe il caso di valutare attentamente la situazione e, se necessario, consultare un esperto per evitare complicazioni. Navigazione articoliContatore gas, se premi questo bottone risparmi 170€ ogni volta: lo fanno i tecnici ma è semplicissimo Test visivo, solo i fenomeni riconoscono le differenze: ci sono solo 10.000 persone a riuscirci.