Scopri quanto è pericoloso il consumo di ananas
Persona dolorante (pexels) corrierino.it

Nessuno te lo aveva mai detto, ma a quanto pare l’ananas è davvero un frutto pericoloso. Altro che ortaggi e verdure.

In un mondo dove si corre sempre, si dorme poco e si lavora troppo, almeno sul cibo vogliamo avere il controllo. Ed ecco che la dieta, quella consapevole, è diventata un vero e proprio stile di vita. Non si tratta più solo di perdere due chiletti prima dell’estate, ma di vivere meglio, più a lungo e possibilmente senza prendere sei pillole al giorno.

Supermercati bio, app che contano le calorie al posto tuo, influencer con avocado a colazione e la nonna che ha rinunciato a cucinare la carbonara: tutto fa parte del grande ritorno all’healthy food. In questo clima salutista, aumentano anche i vegani, quelli che rinunciano non solo alla carne, ma pure al formaggio e alle uova.

Non è solo una questione etica, ma anche una vera e propria sfida al corpo: posso vivere bene mangiando solo vegetali? La risposta è sì. E mentre il mondo si divide tra chi fa colazione con il tofu e chi con le uova fritte, una cosa è certa: mai come oggi, la salute si gioca a tavola.

Frutta sì, ma con giudizio

C’è poi un grande equivoco alimentare che resiste ai secoli: il fatto che la frutta faccia bene. E questo è vero, sia chiaro. Ma non è la bacchetta magica del benessere. Come tutte le cose, anche la frutta va dosata e trattata come un qualsiasi altro alimento di cui mai ci sogneremmo di fare abuso.

Zuccheri naturali, ok, ma pur sempre zuccheri. In effetti, un altro mito da sfatare è relativo al copioso consumo di acqua. Il concetto è semplice: anche l’acqua, se ne bevi dieci litri di fila fa male. Mai come in questo caso, però, la frutta va riconsiderata nella propria dieta.

Scopri quanto è pericoloso il consumo di ananas
Frutta (pexels) corrierino.it

Occhio all’ananas

Fresca, succosa, esotica, bella da vedere nei cocktail e perfetta in una ciotola detox: l’ananas è tutto questo. Ma attenzione: se stai seguendo una terapia con anticoagulanti o antiaggreganti piastrinici, come ad esempio l’aspirina o il warfarin, potresti volerci pensare due volte prima di fare scorpacciate tropicali. L’ananas contiene infatti la bromelina, un enzima che ha molte proprietà interessanti, digestive e antinfiammatorie, ma non solo.

La bromelina può potenziare l’effetto dei farmaci anticoagulanti. Tradotto: può aumentare il rischio di sanguinamenti ed emorragie. Non si parla solo di piccoli lividi o di gengive che sanguinano di più quando ti lavi i denti. Nei casi più gravi si può arrivare a emorragie interne o difficoltà nella coagulazione in caso di tagli o interventi chirurgici. Niente panico però: non è che una fetta di ananas ti fa finire in ospedale. Ma se prendi determinati farmaci, parlarne col medico è bene.