Scopri come hanno trasformato la luce in acqua
Versare luce in un bicchiere (pexels) corrierino.it

Incredibile ma vero: adesso la fisica è appannaggio di tutti. Il nuovo esperimento ha fatto fare passi da gigante.

La fisica non smette mai di sorprenderci. Nel corso dei secoli, l’umanità ha fatto scoperte che hanno rivoluzionato il nostro modo di vedere il mondo, spazzando via convinzioni radicate e ridefinendo le leggi della natura. Dai modelli geocentrici alla teoria della relatività, il progresso scientifico ci ha insegnato che nulla è immutabile.

Pensiamo a Newton: la sua gravità fu per secoli la spiegazione definitiva del movimento dei corpi celesti, finché Einstein non introdusse la relatività generale, rivelando che la gravità è una curvatura dello spazio-tempo. Oppure alla meccanica quantistica, che stravolse l’idea classica di particelle e onde.

È così che venne introdotto il principio di indeterminazione e la sovrapposizione quantistica. Scoperte come la fusione nucleare controllata o il bosone di Higgs hanno ampliato il nostro orizzonte, portando nuove domande e nuove prospettive sul funzionamento dell’universo. Ogni passo avanti smentisce ciò che davamo per scontato.

La scoperta della luce

Uno dei misteri più affascinanti della scienza è sempre stato la luce. Che cos’è esattamente? Per secoli si è dibattuto se fosse un’onda o un corpuscolo, e la risposta, sorprendentemente, è stata entrambe le cose. Newton credeva fosse composta da particelle, mentre Huygens la descriveva come un’onda.

Solo con la fisica quantistica si è scoperto che la luce si comporta in entrambi i modi a seconda del contesto. Ma non è tutto: la sua velocità, costante nel vuoto, è il limite massimo raggiungibile nell’universo, e il suo comportamento influenza fenomeni fondamentali come l’effetto fotoelettrico, su cui si basano pannelli solari e fotocamere digitali. E adesso è arrivata una nuova scoperta.

Scopri come hanno trasformato la luce in acqua
Luci elettriche (pexels) corrierino.it

La rivoluzione scientifica: luce e acqua

Elconfidential.com ha riportato la notizia. Recentemente, un gruppo di ricercatori del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) ha compiuto un passo rivoluzionario: trasformare la luce in un solido. Dimitris Trypogeorgos e Daniele Sanvitto hanno dimostrato che la luce può diventare non solo un fluido, ma anche un supersolido, una fase della materia in cui le particelle sono organizzate come in un cristallo, ma al tempo stesso si muovono senza attrito. Per ottenere questo risultato, i ricercatori hanno utilizzato un semiconduttore di arseniuro di gallio e alluminio e un laser, creando particelle ibride chiamate polaritoni.

Queste particelle si sono organizzate in uno stato supersolido. Le implicazioni di questa scoperta sono enormi. I supersolidi di luce potrebbero essere usati nell’informatica quantistica per migliorare la stabilità e l’efficienza dei calcoli, o in settori come l’aerospaziale e l’automobilistico, grazie alla creazione di materiali ultraleggeri e resistenti. Anche la medicina potrebbe trarne vantaggio, con sensori di precisione in grado di migliorare le attuali tecniche diagnostiche.