Forno, la funzione che aumenta i consumi
Forno, la funzione che aumenta i consumi – ilcorrierino.com

Tra le tante cattive abitudini in grado di far lievitare la bolletta, c’è un’impostazione del forno deleteria per i nostri consumi.

Il forno, che grande invenzione… Senza di esso sarebbe difficile cuocere gran parte delle pietanze che ad oggi portiamo sulle nostre tavole, ma soprattutto per i veterani del risparmio, questo strumento non passa di certo di buon occhio.

Ovviamente gran parte della spesa dell’utilizzo del forno dipende dalla classe energetica di appartenenza e dalla modalità di energia utilizzata: i forni elettrici generalmente hanno una potenza che varia tra 1.500 e 3.000 watt (1,5-3 kW); mentre quelli a gas hanno una potenza che varia tra 2.000 e 3.500 wat contro mentre. Quest’ultimi possono avere un consumo energetico più elevato rispetto ai forni elettrici a causa della dispersione di calore, ma i costi sono generalmente inferiori a quelli dell’elettricità.

Tuttavia, ad incidere sul costo medio in bolletta non sono solo questi fattori, bensì l’utilizzo del forno e un’impostazione che molte persone sono solite usare.

Un errore costoso

Tra le abitudini più comuni e dannose per il portafoglio quando si utilizza il forno, il preriscaldamento è certamente tra le prime. Molti di noi, nella nostra routine culinaria, accendono il forno in anticipo per raggiungere la temperatura desiderata prima di inserire i cibi. Sebbene questa pratica possa sembrare indispensabile, può comportare un consumo energetico considerevole e inutile, specialmente per chi ha un forno ventilato.

Anche se il forno è progettato per raggiungere rapidamente la temperatura impostata, mantenere il forno acceso senza carico richiede una notevole quantità di energia. Ogni minuto aggiuntivo di riscaldamento contribuisce a un incremento nei costi, senza apportare benefici tangibili alla qualità della cottura.

La maggior parte delle volte, per giunta, è più un’abitudine che una necessità. Molti piatti non richiedono effettivamente un forno preriscaldato. Ad esempio, cuocere torte, biscotti o pizze senza preriscaldare il forno, a differenza delle credenze comuni, non influisce negativamente sul risultato finale, a condizione di adeguare i tempi di cottura. Anzi, in alcuni casi, iniziare la cottura con il forno freddo può addirittura migliorare la distribuzione del calore e contribuire a una cottura più uniforme.

Forno preriscaldato
Forno preriscaldato – ilcorrierino.com

Altri consigli per risparmiare energia

Arrivati a questo punto, il consiglio è abbastanza scontato: consultare le ricette e verificare se il preriscaldamento è davvero necessario. Oltre a questo, un’altra chicca da non sottovalutare è l’apertura del forno in funzione. Ogni volta che si apre lo sportello, la temperatura interna cala e il forno deve lavorare di più per recuperare il calore, consumando così più energia. Un’abitudine, questa, inutile e dispendiosa: meglio utilizzare la luce e seguire i tempi di cottura che sbirciare ogni secondo al suo interno; sia per avere la sicurezza di una pietanza cotta correttamente che un risparmio notevole in bolletta.