Mal di Pancia (depositphotos) – ilcorrierino.comNon è raro dimenticarsi dell’importanza della prevenzione della propria salute: se hai questo sintomo prenota un controllo.Nonostante le tante fatiche e i numerosi finanziamenti di cui gode la ricerca – forse non abbastanza – ancora oggi ci sono alcuni mali per i quali non si riesce a trovare la cura.Una tra questi è, ovviamente, il cancro o tumore, una malattia che ogni anno si porta via una quantità incredibile di persone che, nonostante la loro personale lotta, vengono annientate dalla patologia.Bisogna ribadire l’importanza della prevenzione sia per quanto riguarda gli uomini che le donne: a volte una diagnosi precoce può essere determinante nella sconfitta della malattia e per una risposta importante del corpo alle cure proposte.Un’altra buona pratica è quella di sapere riconoscere i segnali: uno tra questi può essere proprio il dolore alla pancia, che se in questo punto potrebbe essere una prima spia della formazione di una massa tumorale.Una malattia ancora non sconfittaI sintomi del tumore gastrico possono essere confusi con quelli di una gastrite se si è ancora in una fase iniziale; in ogni caso non tutti hanno gli stessi sintomi, quindi, anche se sono apparentemente lievi, è sempre bene recarsi subito dal medico se si presenta anche uno solo di quelli elencati.I sintomi sono i seguenti: dispepsia (dolore o bruciore di stomaco), difficoltà alla digestione, sensazione di pienezza o gonfiore anche dopo un piccolo pasto, nausea o vomito (anche con sangue), difficoltà alla deglutizione, presenza di sangue nelle feci e importante calo ponderale. Gastroscopia: un esame importante (depositphotos) – ilcorrierino.comUn esame salva-vitaLa diagnosi del tumore gastrico avviene tramite l’esame chiamatogastroscopia, che permette di visionare il tumore e prelevarne un frammento per effettuare la biopsia che permette di carpire una serie di informazioni importanti per la cura e per comprendere lo stadio di avanzamento.Se ci troviamo in una fase iniziale, la prima proposta è solitamente la chirurgia, che permette di asportare la massa in modo tale che questa non si espanda. Spesso dopo l’operazione sono necessarie delle sedute di chemioterapia per essere sicuri che eventuali residui non si moltiplichino portando alla generazione di una nuova massa. Questa malattia infatti ha un alto tasso di recidiva. Navigazione articoliTest degli alberi, quanti ne vedi? solo il 20% riesce a vederli perfettamente Aletta parasole, non serve solo a proteggerti dai raggi: il suo vero scopo è questo