Denuncia (pexels.com) - ilcorrierino.com
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A denunciarti è la tua stessa Banca: la obbliga la legge se fai una di queste operazioni, non puoi fidarti di nessuno.

Il rapporto del cittadino medio italiano con il Fisco è in genere un groviglio di odio e confusione.

Per questo motivo in genere ci si rivolge a un professionista commercialista che ci aiuti a regolare i rapporti con l’AdER.

Sappiamo, comunque, che la legge non ammette ignoranza: ecco perché è sempre bene informarsi.

In generale, gli istituti di credito sono tra coloro che vengono obbligati dalla legge a denunciare i propri clienti in caso di comportamenti sospetti.

Ecco quando sei un sospetto per la tua Banca, rischi di esser segnalato al fisco

Si è parlato molto, specie nei mesi relativi all’insediamento del Governo Meloni, dell’utilizzo del contante in Italia. Il cambiamento della soglia entro la quale il contante può essere utilizzato, infatti, ha scatenato una serie di polemiche relative alla questione dell’evasione fiscale. Attualmente, il limite di pagamento in banconote è fissato a 5.000 euro: una soglia che la maggioranza dei cittadini conosce.

Quello che spesso sfugge, o, comunque, viene del tutto ignorato, è un limite diverso. Si tratta del limite posto per il prelievo di contanti dal proprio conto corrente. Questo è considerato cumulativo di un mese. Proprio in questo caso, comunque, se viene superato, la Banca è obbligata per legge a compilare una particolare segnalazione: ecco cosa può accadere.

La banca che ti denuncia (pexels.com) - ilcorrierino.com
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Il tuo istituto di credito ti denuncia? Ha fatto il suo dovere

Il limite mensile previsto per il prelievo da conto corrente è di 10.000 euro. Nel caso in cui la banca si renda conto che hai superato la soglia, oppure individui altri tipi di comportamenti fortemente sospetti nei tuoi movimenti (come bonifici non corrispondenti a prestazione lavorativa con fattura, bonifici senza causale o provenienti dall’estero), allora è obbligata a segnalarti a una istituzione precisa. Si tratta della UIF, ovvero l’Unità di Informazione Finanziaria, che è stata istituita presso la Banca d’Italia.

Bisogna sapere anche che il correntista non viene informato dall’istituto di credito nel caso in cui questo mandi una segnalazione all’UIF. Questo, infatti, è previsto dalla normativa anti riciclaggio, che coinvolge nel monitoraggio di attività sospette anche le banche. La segnalazione all’UIF potrebbe, successivamente, essere inoltrata al Fisco e alla Guardia di Finanza, pronti a valutare la situazione e, se necessario, intervenire con accertamenti o ulteriori indagini.