Pagamento Pos attenzione
Pagamento Pos: quando fare attenzione – ilcorrierino.com

Visto l’obbligo sulla possibilità di pagamento con Pos, alcuni esercenti potrebbero attuare tecniche scorrette: se accade, dì sempre di no.

Per lunghi anni, le leggi italiane sui pagamenti elettronici hanno subito varie trasformazioni, lasciando molte persone a chiedersi ancora oggi quali siano le attuali regole vigenti. Iniziamo col dire che nel 2024, con il Governo Meloni al timone, non sono state apportate modifiche significative alle normative sui pagamenti elettronici. La legge attuale stabilisce che imprese e professionisti sono tenuti ad accettare pagamenti con carta se richiesto dal cliente, senza possibilità di rifiuto.

Questa regola si applica a qualsiasi tipo di attività o professione, dalla piccola bottega al medico di famiglia. Anche coloro che operano sotto il regime forfettario sono soggetti all’obbligo di avere un POS. Ma c’è un dettaglio importante da chiarire: l’obbligo non è tanto possedere un terminale fisico, ma piuttosto accettare il pagamento elettronico quando richiesto.

Pos: cosa accade in caso di rifiuto da parte dell’esercente

Nonostante il malcontento di molti, tale legge non prevede eccezioni. E cosa succede se un esercente rifiuta il pagamento con carta? Il cliente può segnalare l’episodio alle autorità competenti. Se l’infrazione viene accertata, al commerciante sarà comminata una sanzione composta da una parte fissa di 30 euro e una parte variabile pari al 4% dell’importo rifiutato. Questo può risultare significativo soprattutto per transazioni di piccolo importo.

Ma quanto affermato dalla legge vale anche per prodotti particolari come sigarette, tabacco e marche da bollo? Assolutamente sì, questi prodotti possono essere acquistati con carta senza alcuna restrizione. Una domanda comune, infatti, riguarda l’importo minimo per l’utilizzo della carta. A tal proposito la legge è chiara: non esiste una spesa minima. Anche per importi inferiori all’euro è possibile pagare con carta, sebbene alcuni terminali possano avere limitazioni nell’elaborazione di transazioni così basse.

Pagamento Pos: quando rifiutare una transazione
Pagamento Pos: quando rifiutare una transazione – ilcorrierino.com

Pos: è vietato chiedere la commissione

Ed è qui che vogliamo arrivare. In questo contesto di dubbi e controversie, può capitare che alcuni commercianti, approfittando della poca conoscenza dei clienti, applichino una tassa aggiuntiva sulla commissione al momento della transazione. Tuttavia, è importante essere consapevoli che questa pratica è del tutto illegale e contraria alle normative stabilite dal governo. Infatti, spetta esclusivamente al commerciante il pagamento delle commissioni relative all’utilizzo del POS.

Detto ciò, se vi accorgete di essere vittime di questa pratica scorretta, il nostro consiglio è di rifiutare categoricamente di completare la transazione e di segnalare immediatamente l’accaduto alle autorità competenti, come la Guardia di Finanza. Solo così si potranno prendere i provvedimenti necessari per contrastare questo comportamento illecito e a discapito dei consumatori.