Pasta
Pasta fresca – Fonte Pixabay – Ilcorrierino.com

La pasta deve essere conservata in questo modo oppure sarai costretto a buttarla: il pericolo è davvero alto 

Per gli italiani, la pasta non è solo un alimento genuino e gustoso. Rappresenta la cultura della nostra società che viene tramandata nel corso delle generazioni.

La pasta è talmente radicata nella cultura italiana tanto da avere addirittura un giorno in cui viene celebrata. Stiamo parlando del 25 ottobre, giorno in cui si festeggia appunto la Giornata Mondiale della Pasta.

Tutto il mondo celebra il World Pasta Day per rendere omaggio ad uno degli alimenti più versatili e deliziosi della gastronomia italiana.

La pasta, soprattutto quella secca, deve essere conservata però in un determinato modo per evitare che si sviluppi un batterio pericoloso per la salute.

La pasta deve essere consumata subito

La pasta è uno degli alimenti più utilizzati in Italia con cui si realizzano delle prelibatezze apprezzate in tutto il mondo. Questo prodotto, una volta che è stato cotto, deve essere necessariamente consumato per evitare che si creino dei batteri potenzialmente pericolosi per la propria salute.

A fine settembre, una donna ha perso la vita dopo aver mangiato in un ristorante di Baviera. La motivazione è stata spiegata dagli esperti e ha lasciato il mondo intero senza parole. È fondamentale, quindi, conoscere le giuste tecniche di conservazione per evitare conseguenze disastrose.

Pasta
La pasta deve essere consumata subito – Fonte Pixabay – Ilcorrierino.com

Attenzione a questi batteri che si creano nella pasta

La pasta è un prodotto che piace al mondo intero non solo per la sua bontà e versatilità, ma anche per la semplicità con cui può essere preparata. A tutti è capitato di preparare grandi quantità di pasta e di conservarla per il giorno seguente. In questo caso, però, bisogna prestare particolare attenzione al metodo di conservazione poichè gli avanzi potrebbero essere fatali come spiega Martin Loessner, professore di Scienze della nutrizione e salute al Politecnico di Zurigo.

«Ma questo accade solo molto raramente. Nella maggior parte dei casi, il risultato è una classica intossicazione alimentare», sono le parole del professore riportate dal sito web “bluewin.ch“. Tutto questo accade a causa del Bacillus cereus, un batterio che vive negli alimenti e che sopravvive anche al procedimento della cottura. Attraverso il suolo e l’ambiente, è in grado di entrare nella pasta e nel 10% dei casi possono produrre delle spore che, se ingerite, potrebbero causare problemi di salute. Il metodo ideale per conservare gli avanzi della pasta o del riso è il frigorifero: «alle giuste temperature di raffreddamento non può nascere nessun tipo di batterio e gli avanzi del pranzo o della cena sono totalmente sicuri», ha spiegato Martin.