A quasi tutti è capitato almeno una volta nella vita di perdere sangue dal naso: ecco, però, quando bisogna preoccuparsi.
Il sangue dal naso può non significare niente: spesso si può perdere per via di capillari particolarmente deboli o per un trauma, anche piccolo, subito sul naso.
Ci sono alcune circostanze, però, in cui la perdita di sangue dal naso può costituire l’indizio di qualcosa di più, e di conseguenza è necessario rivolgersi a un medico quando la situazione diventa insostenibile.
La perdita di sangue dal naso è detta anche epistassi e può verificarsi in bambini – in questo caso l’epistassi genera un maggiore allarme – così come in soggetti adulti per cause anche piuttosto blande come infezioni, come il raffreddore e la rinosinusite, che possono verificarsi spesso in estate, a causa degli sbalzi di temperatura legati al ricorso all’aria condizionata, l’abitudine di infilare le dita del naso, magari con troppa forza, tipica dei bambini, infine, come già accennato, per piccoli traumi, come quando si soffia il naso con vigore eccessivo.
Generalmente non c’è ragione di correre ai ripari o preoccuparsi che qualcosa non vada: basterà tenere premuta la zona con un fazzoletto e il sangue smetterà di uscire nella maggioranza dei casi. Quando, invece, il fenomeno inizia ad avere alcune peculiari caratteristiche è bene contattare un medico.
Bisogna iniziare a preoccuparsi quando il dissanguamento sia in una quantità elevata oppure nel caso in cui il soggetto abbia difficoltà a respirare e vertigini.
Mentre si attendono i soccorsi, oppure semplicemente quando si ha una epistassi, ci sono poche e semplici azioni da mettere in atto: nonostante siano note da molti anni, c’è poca consapevolezza e non tutti le conoscono, ecco come comportarsi.
Una convinzione ancora troppo diffusa risiede nel fatto che si debba alzare la testa verso il soffitto, mentre invece è necessario tenere la testa leggermente reclinata in avanti.
Contemporaneamente è ideale schiacciare con un dito la parte di naso da cui c’è la fuoriuscita, ancora meglio se con un fazzoletto bagnato con acqua fredda o con un cubetto di ghiaccio: infatti la pressione e la bassa temperatura facilitano una rapida coagulazione del sangue. Se l’emorragia non accenna a terminare allora è bene rivolgersi a un medico o recarsi al pronto soccorso.