Gonfiore al collo
Gonfiore al collo – ilcorrierino.com

Spesso un semplice sintomo come il gonfiore al collo può nascondere un problema di salute da non sottovalutare.

La routine e la vita frenetica spesso ci portano ad ignorare la nostra salute anche quando il nostro corpo ci invia segnali ben chiari che qualcosa non sta funzionando per il verso giusto. Ovviamente non è un semplice mal di gola a dover generare allarme, poiché soprattutto in questa stagione non è poi così raro riscontrare i primi malanni.

Tuttavia, quando invece di un mal di gola comune si nota un certo gonfiore alla gola che permane per diverso tempo, tale anomalia dovrebbe essere vista come un segnale che il nostro corpo ci sta lanciando; un campanello, questo, che dovremmo ascoltare.

Tra le cause più comuni del gonfiore al collo c’è infatti la carenza di iodio, uno di quei minerali che spesso passa inosservato, ma la sua assenza può fare un bel pò di danni. Si tratta infatti di una sostanza essenziale per la produzione degli ormoni tiroidei che regola il metabolismo, l’energia e molte altre funzioni vitali. Quando manca, la nostra tiroide va in tilt, portando a problemi come il gozzo e disturbi metabolici, che non sono proprio il massimo per la salute. Ma vediamo nel dettaglio.

Cos’è la carenza di iodio e cosa implica

Quando la nostra dieta non fornisce abbastanza iodio, la produzione degli ormoni tiroidei può diminuire, portando a una serie di problemi di salute. Tra le cause più comuni troviamo una tiroide che non produce abbastanza ormoni. I sintomi possono includere stanchezza, aumento di peso, pelle secca, capelli fragili e intolleranza al freddo. Inoltre, si può presentare un ingrossamento della ghiandola tiroidea visibile come gonfiore nella parte anteriore del collo. Questo avviene quando la tiroide cerca di compensare la mancanza di iodio crescendo di volume.

Nei neonati e nei bambini, una carenza di iodio può causare ritardi nello sviluppo fisico e mentale, nonché problemi cognitivi come il deficit di attenzione e difficoltà di apprendimento. Negli adulti, la carenza di iodio può influire negativamente sulla funzione cerebrale, portando a difficoltà di concentrazione e memoria, e in casi estremi, a demenza.

Come integrare lo iodio nella propria dieta
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Come integrare lo iodio nella propria dieta

Per fortuna, integrare lo iodio nella propria alimentazione è semplice e alla portata di tutti. Gli alimenti ricchi di iodio, come il pesce e le alghe marine, possono fare una grande differenza. Nel dettaglio, sarebbe bene assumere:

  • pesce e frutti di mare come merluzzo, salmone, gamberi e alghe.
  • latticini come latte, yogurt e formaggi.
  • uova, specialmente i tuorli, che sono ricchi di iodio.

Anche il sale iodato è una scelta pratica che aiuta a prevenire carenze. Per ovviare al problema è sufficiente fare attenzione a includere questi ingredienti nella dieta quotidiana per mantenere la tiroide in salute e prevenire i problemi legati alla mancanza di iodio.