Scopri come fare per sognare il doppio
Dormire sereni (pexels) corrierino.it

Non tutti potrebbero saperlo, ma il cibo influenza la qualità del sonno. Ecco cosa devi sapere per sognare di più.

I sogni sono uno dei fenomeni più affascinanti della mente umana. Da sempre filosofi, psicologi e scienziati cercano di interpretarli e capire il loro significato. Sigmund Freud, padre della psicoanalisi, fu tra i primi a ipotizzare che i sogni rappresentino i desideri nascosti dell’inconscio.

Secondo lui, ogni immagine onirica ha un significato profondo, spesso legato a esperienze vissute o emozioni represse. Carl Jung, invece, sosteneva che nei sogni si manifestassero simboli universali, chiamati archetipi, che collegano l’individuo all’inconscio collettivo.

Oggi, le neuroscienze suggeriscono che i sogni siano il risultato dell’attività cerebrale notturna, un modo per elaborare ricordi e sensazioni vissute durante il giorno. Anche se il loro significato rimane un mistero, i sogni possono dirci molto su noi stessi, sulle nostre paure, speranze e desideri nascosti.

Alimentazione e sogni

Ciò che mangiamo influenza ogni aspetto della nostra salute, incluso il sonno e i sogni. Una dieta equilibrata, ricca di vitamine e minerali, contribuisce a migliorare la qualità del riposo e, di conseguenza, la fase REM, quella in cui sogniamo di più. Al contrario, pasti pesanti, zuccheri raffinati e caffeina prima di dormire possono disturbare il sonno e ridurre la vividezza dei sogni.

Alcuni studi suggeriscono che alimenti ricchi di triptofano, come banane e noci, favoriscano un sonno più profondo e sogni più chiari. Anche l’idratazione è essenziale: la disidratazione può causare risvegli notturni e interrompere il ciclo onirico.

Scopri come fare per sognare il doppio
Cibo sano (pexels) corrierino.it

Quale pianta devi smettere di consumare

La notizia è stata diffusa da Huffington.es. A quanto pare, devi smettere di consumare la cannabis. Uno degli effetti meno conosciuti della pianta è il suo impatto sulla fase REM del sonno, quella in cui sogniamo. Studi recenti hanno dimostrato che il THC, il principio attivo della marijuana, riduce la durata di questa fase. Christine Blume, ricercatrice del sonno, afferma che chi fa uso di cannabis tende a sognare di meno, ma non necessariamente a dormire meglio.

Infatti, nonostante il THC abbia effetti rilassanti e possa migliorare l’umore, il sonno risulta meno ristoratore rispetto a una notte senza fare uso di sostanze. Alcuni soggetti riferiscono di dormire meglio dopo aver fumato, ma secondo gli scienziati ciò potrebbe essere dovuto all’effetto placebo: se una persona si convince che la cannabis la farà dormire meglio, il cervello risponde di conseguenza. E tu, lo sapevi?