Quando l’uso della tv è soggetto a sanzioni – (ilcorrierino.com)Le regole condominiali prevedono sanzioni importanti per chi ascolta la televisione ad alto volume: la sentenza.Vivere in un condominio non sempre è cosa semplice, soprattutto quando gli stessi inquilini adottano atteggiamenti ben diversi dai nostri. Ci sono due situazioni in cui è possibile trovarsi: quella in cui siamo soggetti a richiamo per i rumori emessi e quella che, invece, si è costretti a richiamare il proprio vicino di casa.I motivi per cui ci si può trovare in una condizione di rumore molesto sono molteplici: dal puro scopo di ascoltare la musica alla semplice presenza di bambini. In questo contesto possono rientrare anche le feste, i lavori in orari non idonei e anche delle semplici pulizie domestiche: una sentenza della Corte di Cassazione ha addirittura sanzionato una donna per la sua ingenua abitudine di fare le pulizie (con tanto di musica), alle prime ore dell’alba. Anche l’uso della televisione non sembra essere esente da questo problema, e a dimostrarlo è stata una sentenza della Corte di Cassazione.La condanna dell’uomo che guardava la televisione in casaSolo il pensiero pare alquanto surreale, ma la verità è che la causa in questione esiste e ha causato non poche problematiche all’uomo protagonista di questa vicenda. La sentenza numero 28670/2017 della Corte di Cassazione, ha stabilito la condanna di un uomo dopo che era stato riscontrato provenire dal suo appartamento “un forte rumore causato dall’audio della televisione, così alto che dalla strada si distinguevano chiaramente le parole pronunciate nel programma tv”. Il tutto, peraltro, in pieno giorno.A tal proposito, l’articolo 844 stabilisce che i rumori provenienti dal fondo del vicino non devono superare la normale tollerabilità. Tuttavia, questa norma lascia ampio margine all’interpretazione. Oltre a questo, peraltro, si fa riferimento ai regolamenti condominiali che spesso fissano regole riguardanti gli orari in cui sono vietate attività rumorose, come le pulizie o l’ascolto della musica. Nulla vienta di cadere nel penale, dove i rumori molesti in condominio possono essere considerati un reato ai sensi dell’articolo 659 del codice penale. In questo caso, si punisce chi disturba le occupazioni o il riposo delle persone tramite schiamazzi o rumori, con sanzioni che possono arrivare fino all’arresto. Rumore dei vicini, come viene calcolato – ilcorrierino.comCome calcolare i limiti sonori consentitiPartiamo dal presupposto che si tratta di un argomento variegato, che meriterebbe di precisazione individuale. La prova del superamento della normale tollerabilità è un’ulteriore sfida per gli stessi condomini ‘disturbati’, poiché mancano parametri oggettivi e spesso si fa ricorso a testimonianze esterne degli altri condomini.Per valutare i rumori molesti in maniera più ‘tecnica’, si tiene conto dei suoni di fondo, rispetto ai quali devono essere superiori di almeno 3 decibel affinché possano essere considerati illeciti. Il frastuono diventa problematico quando superano la ‘normale tollerabilità’. Navigazione articoliBusta paga, è questa la voce che ti frega: dovresti prendere molto di più | Controlla sempre Condizionatore, da ora puoi averlo con il 70% di sconto: casa fredda e spendi pochissimo