Ragazza con mani in avanti
Ragazza che fa cenno di stop con le mani su sfondo giallo (Canva) Ilcorrierino.com

Non crederai mai ai tuoi occhi, ma un uso eccessivo di questa spezia comporta parecchi problemi: ecco di cosa si tratta.

Come per qualunque altra cosa che assumiamo o ingeriamo, sappiamo bene che anche le spezie possono comportare dei problemi, se utilizzate in maniera sproporzionata. Nessuno, però, avrebbe mai immaginato che una, in particolare, potesse causare fastidio all’intestino.

Purtroppo, quando prepariamo da mangiare e quando ci mettiamo a tavola, dovremmo sempre cercare il giusto equilibrio, in ogni minima cosa. Esagerare è sbagliato, sia con i cibi fritti, che con i cibi grassi, per non parlare di quelli troppo zuccherati o dell’alcol. Insomma, il troppo storpia e questo lo sapevamo già.

Ciò che, forse, non sapevamo è che c’è una spezia amatissima che, se consumata in quantità eccessive, potrebbe essere causa di problemi all’intestino, riducendo l’efficienza dei batteri intestinali cosiddetti “buoni”. Scopriamo insieme di quale spezia si tratta.

I danni di un consumo eccessivo

Gli esperti hanno preso in considerazione diversi casi e sono arrivati a una conclusione spaventosa. In particolare, Chiara Donfrancesco, ricercatrice del Dipartimento Malattie Cardiovascolari, Endocrino-metaboliche e Invecchiamento, dell’Istituto Superiore di Sanità, ha affermato che, ogni anno, circa 1,89 milioni di decessi avvengono a causa di un consumo eccessivo di questa spezia.

I dati sono allarmanti e dovrebbero spingere le persone a utilizzarne di meno nei loro piatti. Questo, perché, tale spezia si è sempre saputo avere un impatto negativo sulla pressione arteriosa. Ora, però, gli esperti hanno fatto luce anche su un altro dettaglio sconvolgente, ovvero il fatto che incida scorrettamente anche sul microbiota intestinale, cioè la comunità di batteri, virus e microrganismi che vivono nel nostro organismo, e contribuiscono al rafforzamento delle difese immunitarie.

Uno studio ha dimostrato che, riducendo la quantità di questa spezia, i batteri intestinali producono una quantità maggiore di acidi grassi a catena corta, che contribuiscono a migliorare la salute metabolica, oltreché a ridurre l’infiammazione. Ma, ecco qual è la spezia incriminata.

La salute dell'intestino
Donna che tocca la sua pancia in primo piano (Canva) Ilcorrierino.com

Un pizzico in meno, per un pò di salute in più

Ovviamente, stiamo parlando del sale, presente in quasi tutti i piatti e le preparazioni che mangiamo, durante l’arco della giornata. Come ben sapevamo, il sodio è nemico della pressione arteriosa, ma ora abbiamo anche la conferma che sia un cattivo alleato persino per l’intestino. Nonostante tutte le raccomandazioni del caso, fatte dagli esperti, le indagini condotte dall’Istituto Superiore di Sanità hanno rivelato che c’è ancora un consumo di sale che va ben oltre i valori raccomandati dall’Organizzazione mondiale della sanità, ovvero meno di 5 grammi al giorno.

Nonostante, dal 2008 al 2018, si sia registrato un calo significativo dell’assunzione di sale, di circa il 12%, i dati relativi al consumo di sodio sono comunque superiori al limite imposto dall’OMS. Nel 2023, infatti, risulta che negli uomini c’è un consumo di sale giornaliero di circa 9,2 grammi, mentre nelle donne di 7,1 grammi. Parecchio sale è contenuto in prodotti trasformati e, durante la preparazione dei piatti, abbiamo l’abitudine di aggiungerne dell’altro.

Per questo, sarebbe opportuno scegliere alimenti naturali, che ne contengano in quantità minime. Ridurre l’assunzione di sodio, dunque, potrebbe aiutare a ridurre parecchi problemi di salute. Spesso, basta solo una pizza per raggiungere il limite giornaliero di sodio.