Controlli a tappeto su WhatsApp – Fonte Pinterest – Ilcorrierino.comI controlli dell’Agenzia delle Entrate si concentrano sulle chat di WhatsApp: massima allerta per i messaggi WhatsApp è l’app di messaggistica istantanea che è entrata a far parte della quotidianità di milioni di utenti.Viene utilizzata per divertirsi ed interagire con i propri amici, ma anche in ambito professionale è diventato uno strumento indispensabile.A chi non è capitato di scambiare messaggi con il proprio datore di lavoro, con i colleghi o addirittura per chiedere consigli al proprio medico.WhatsApp rende le interazioni più efficienti e rapide e grazie alle chat dell’app si riducono notevolmente i tempi d’attesa.Le chat di WhatsApp sono sotto controlloWhatsApp è un canale di comunicazione che ha profondamente influenzato il modo di interagire con gli altri e grazie alla sua semplicità, viene utilizzato da moltissime generazioni. Seppur gli sviluppatori siano costantemente attenti a garantire la privacy ad ogni utente, le chat possono comunque essere oggetto di attenzione da parte delle autorità.Le conversazioni, infatti, possono essere usate come prove documentali da parte dell’Agenzia delle Entrate o della Guardia di Finanza. In caso di attività sospette, le autorità possono controllare i contenuti dei messaggi anche senza autorizzazione.Le chat possono essere controllate dalle autorità – Fonte Pinterest – Ilcorrierino.comLe chat di WhatsApp diventano prove legaliWhatsApp è un canale di comunicazione che nel corso degli anni è diventano indispensabile sia per gli utenti privati, ma anche per le aziende. Gli account business, infatti, consentono di interagire con clienti o collaboratori e possono contenere informazioni importanti che in alcuni casi vengono usati come prove nel corso di un processo. La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 1254 del 18 gennaio 2025, ha stabilito che le chat di WhatsApp possono essere usate come prove documentali senza alcun specifico permesso.Per essere validi legalmente, è necessario che sia comprovata l’autenticità delle chat e che i messaggi provengano da un dispositivo identificabile. Inoltre, i contenuti dei messaggi non devono suscitare alcun dubbio. Come riporta il sito web “brocardi.it“, le chat possono essere acquisite anche mediante un semplice screenshot e sono ugualmente valide anche se l’autore ne ha cancellato il contenuto. Le prove documentali hanno un valore legale maggiore rispetto a quelle testimoniali ed è per tale ragione che le chat di WhatsApp possono essere utilizzate dall’Agenzia delle Entrate o dalla Guardia di Finanza in modo totalmente legale. In realtà, la decisione della Corte di Cassazione non è una novità poichè già nel 2023 è stata emanata una sentenza in merito all’acquisizione dei messaggi di WhatsApp da dispositivi sequestrati. Navigazione articoliLavatrice, compra usata una degli anni 90 – devi tornare a sentire il ‘clic’ – quelle di nuova generazione hanno un problema enorme Argento ossidato, come tornare a farlo splendere come nuovo con una semplice reazione chimica | La puoi fare a casa con un ingrediente comune