Calendario in primo piano con 31 gennaio evidenziato e logo INPS (Canva e Facebook) Ilcorrierino.comNon dimenticare di fare questo prima del 31 gennaio: se perderai troppo tempo, dovrai dire addio alla tua Naspi. Ogni anno, chi ha alle spalle un contratto di lavoro dipendente che si è concluso, può fare domanda di Naspi. Questo sostegno economico, conosciuto da tutti come disoccupazione, può essere percepito solamente se si rispettano determinati requisiti.Indennità mensile, erogata dall’INPS, che ha lo scopo di aiutare tutti quei lavoratori che hanno perso, non per loro volere, il posto di lavoro. Di volta in volta, chi è ai vertici può aggiornare i requisiti e le varie norme che regolano questo sostegno.Fai attenzione, però, perché il 31 gennaio è la data off limits, da prendere in considerazione, per agire. Se farai scadere il tempo, perderai anche il diritto alla tua Naspi. Scopriamo insieme perché.La Naspi step by stepProcedere alla compilazione della domanda di Naspi può essere tanto semplice quanto insidioso. Basta davvero poco per sbagliare e, in tal caso, ti giochi la possibilità di ricevere questa assicurazione sociale per l’impiego. Innanzitutto, come già accennato in precedenza, occorre che il rapporto di lavoro si sia interrotto in maniera involontaria, da parte del lavoratore e che lo stesso abbia accumulato almeno 13 settimane di contribuzione, relegate agli ultimi quattro anni.L’importo che riceverai mese per mese sarà calcolato sulla base della media delle retribuzioni imponibili e la durata dipenderà dai contributi versati. Calcoli e regole che possono mandare in confusione un normale cittadino. Per questo, enti come il Patronato o CAF accorrono in soccorso di chi ne ha bisogno, compilando la domanda di Naspi nel migliore dei modi. Hai tempo fino a 68 giorni dalla data di cessazione del rapporto di lavoro per inoltrare la tua domanda, altrimenti perderai ogni diritto, fino al prossimo contratto di lavoro. Ma, forse c’è un punto che non tutti conoscono e che è davvero importante. Ecco di cosa si tratta.Donna alle prese con delle pratiche (Canva) Ilcorrierino.comUna comunicazione fondamentaleCiò che devi fare, necessariamente entro il 31 gennaio, è inviare una comunicazione. Per fare ciò, però, non hai bisogno di un intermediario, perché puoi procedere in autonomia, attraverso NaspiCOM. Si tratta della dichiarazione del reddito presunto per l’anno in corso, ovvero il 2025. Coloro che percepiscono la Naspi, devono comunicare una cifra. Attenzione, però, perché non riguarda tutti i beneficiari, ma solo quelli che svolgono un’attività lavorativa autonoma, parasubordinata o subordinata occasionale.L’INPS richiede tale dato per procedere al calcolo dell’indennità da versare, che sarà ridotta dell’80%. Il mancato invio della comunicazione o la presenza di informazioni errate o incomplete, saranno motivo di sospensione del sostegno economico. Presentare la comunicazione è davvero semplice e ti porta via solo un paio di minuti. Puoi farlo in totale autonomia, accedendo al sito dell’INPS, con la tua identità digitale e cliccando sul servizio di NaspiCOM. Una volta dentro, indica i dati relativi al rapporto di lavoro svolto e il reddito presunto del 2025. Anche se questo reddito dovesse essere pari a zero, l’INPS vuole che tu lo comunichi comunque. Oramai, è lo stesso ente a inviarti un SMS o un’email, per ricordarti di procedere per tempo, quindi non hai più scuse. Per qualunque dubbio, rivolgiti al contact center di INPS o agli uffici specializzati in materia. La scadenza è prevista per il 31 gennaio, quindi affrettati. Navigazione articoliWhatsApp cambia ancora: attese novità per le foto ed i video | L’aggiornamento sarà automatico Gerry Scotti: l’annuncio del conduttore che tutti aspettavano da mesi | É ufficiale