Bonus bancario (depositphotos) - ilcorrierino.com
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Una prospettiva approvata da uno degli istituti bancari più in voga degli ultimi anni: un rendimento mai visto.

Le banche sono spesso viste come istituzioni private che fanno soldi approfittandosi del denaro depositato dai propri contribuenti, e questa convinzione ultimamente è stata rafforzata dal fatto che vi sono consistenti aumenti nei costi di gestione dei conti correnti, ad esempio.

Si potrebbe pensare che la chiusura delle filiali fisiche, una tendenza scaturita dall’istituzione dell’online banking e quindi dalla minore necessità da parte degli utenti di recarsi presso gli sportelli, avrebbe potuto portare i costi bancari a ridursi, dovendo le banche pagare meno dipendenti e meno spese legate alle strutture.

A quanto pare, però, non è così: le spese per i correntisti, infatti, sono governate da leggi che esulano questo tipo di logiche in favore di quelle legate al mercato del denaro.

Eppure un istituto di credito ha approvato una obbligazione fuori dal comune, un investimento che sembra essere al solo vantaggio degli utenti della Banca: parliamo di Unicredit.

Unicredit, l’idea vincente

Proprio ultimamente Unicredit ha approvato un bond molto particolare: si tratta dell’emissione di un bond legato al mercato del retail, un prodotto della durata di 13 anni che prevede una maxi-cedola finale.

Il rendimenti indicato, qualora si investisse del denaro in questa obbligazione, è del 4,6% lordo, che sarà possibile incassare a scadenza pervenuta.

Logo Unicredit (depositphotos) - ilcorrierino.com
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I vantaggi

L’obbligazione è destinata al mercato del retail, dunque a piccoli investitori privati o famiglie, ha Isin IT0005585853 ed è quotato sui mercati Mot ed Eurotlx di Borsa Italiana. L’investimento minimo accettato è di 10.000 euro: se investiamo, nel 2037 ci ritroveremo a riscattare una somma pari al 59,9% di quella investita, ovvero, nel caso di 10.000 euro, 5980 euro lordi, 4425 euro netti.

Ovviamente i rischi a cui potremmo andare incontro sono soprattutto quelli legati all’inflazione, un fattore dal quale nessun prodotto finanziario è immune. Bisogna quindi sperare che il tasso di inflazione non sia di tipo negativo quando, nel 2037, andremo a riscuotere la quota guadagnata. Ciò che è certo è che il bond promosso da Unicredit è attualmente tra i prodotti finanziari che offrono un migliore rendimento, seppure il lungo termine ci porta a una scommessa più rischiosa rispetto ai tassi di inflazione: nessuno può fare una previsione in tal senso che sia realistica per un lasso di tempo di 13 anni.