Errori nel modello 730/24 – ilcorrierino.comPartono anche quest’anno i controlli dell’Agenzia delle Entrate: attenzione a non commettere questo errore.Da un paio di mesi sono iniziati i primi rimborsi della dichiarazione dei redditi. In questo contesto, i primi ad aver inviato il modello hanno già ricevuto i primi accrediti, mentre altri sono ancora in attesa. Tra questi c’è anche chi il modello non lo ha ancora inviato, visto che la scadenza del 30 settembre è ancora lontana.In questo 2024, moltissime persone hanno approfittato del modello precompilato offerto dall’Agenzia delle Entrate, molto più semplice e intuitivo rispetto agli scorsi anni. Sebbene questa proposta abbia allettato milioni di contribuenti, rendendo semplice e gratuita una procedura spesso gestita da intermediari, nasconde dei rischi non indifferenti.Sbagliando una singola voce, infatti, l’Agenzia delle Entrate potrebbe fermare il rimborso per i controlli e, oltre a questo, potrebbe sanzionare il contribuente con una multa che si aggira intorno ai 250 euro e può arrivare fino al 240% dell’imposta evasa. Per non incorrere in spiacevoli conseguenze dovute alla sbadataggine o alla poca esperienza, è bene fare attenzione ad alcuni dettagli.730 precompilato: l’errore dell’Agenzia delle EntrateSi può parlare di errore del contribuente, ma la verità è che lo stesso commette l’errore perché dà troppa fiducia al precompilato. L’Agenzia delle Entrate, infatti, potrebbe non aver inserito tutto correttamente e, sebbene possa sembrare ingiusto, la responsabilità dell’errore è sempre del contribuente che ha dato l’ok all’invio.Nel caso non vi sia una correzione, l’Agenzia valuterà la colpa: se si usa un CAF o un professionista, questi sono responsabili per la compilazione corretta. Tuttavia, se a fornire i dati errati è lo stesso contribuente, la colpa ricadrà sul diretto interessato. Ad esempio, se si dichiara un mantenimento errato, l’errore non sarà del CAF che ha solo seguito le indicazioni. A cosa fare attenzione durante la rilettura del 730 precompilato – ilcorrierino.comGli errori sanzionabili nella compilazione del 730Partiamo dalla base. In primo luogo, è bene sapere che bisogna sempre attenersi ai documenti ufficiali. Se si utilizzano moduli cartacei non conformi a quelli ministeriali (o se non viene firmata la dichiarazione), si rischia di andare incontro a una sanzione. Per fortuna, in questi casi la dichiarazione è nulla e vi è la possibilità di correggerla entro 30 giorni dalla segnalazione.Per quanto riguarda gli errori più comuni nella compilazione, troviamo diverse voci:Dati reddituali (lavoro, pensione, altri redditi)Dati sui fabbricatiDetrazioni e deduzioni spettantiFamiliari a carico (che influenzano le detrazioni)In tutto ciò, è bene precisare che ci sono anche errori non rilevanti, che vengono lasciati passare dall’Agenzia delle Entrate. Sbagli come il codice del sostituto di imposta o nella scelta dei beneficiari del 2, 5 e 8 per mille, per esempio, non comportano sanzioni, poiché non influenzano l’imposta dovuta o il rimborso. Navigazione articoliAssegno unico, da oggi l’isee non conta più: ecco quanto becchi al mese | Ti spetta per legge Whatsapp, l’UE blocca tutto: “Divieto di utilizzo strettissimo” | Addio devastante per tutti gli utenti