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Agenzia delle entrate, con questo debito da ora ti pignorano immediato: non si salva nessuno

Soldi da ridare all'Agenzia delle entrate
Agenzia delle entrate, con calcolatrice e soldi in euro (Depositphotos) Ilcorrierino.com

Novità sconvolgente per quanto riguarda la nuova normativa dell’Agenzia delle entrate: paga il debito o rischi il pignoramento.

Gli italiani, ultimamente, stanno facendo sempre più fatica a stare dietro alle novità del Governo e degli enti pubblici, in fatto di denaro. I rincari, gli stipendi bassi o insufficienti a pagare tutte le tasse, non fanno altro che agitare il clima.

I cittadini, però, stavolta hanno ricevuto una notizia che non avrebbero mai immaginato. Arriva direttamente dall’Agenzia delle entrate e propone il pignoramento come unica soluzione per chi non paga i propri debiti. Inutile dire che tale comunicazione abbia ricevuto tantissime critiche e pensieri contrari.

Ma, le cose stanno proprio così, quindi occorre scoprire maggiori dettagli al riguardo, per evitare di incappare in problemi irreparabili. Ecco tutto ciò che devi sapere.

Le ultime novità sui pignoramenti

A regolare le modalità con cui l’Agenzia delle entrate può recuperare i crediti del contribuente, attraverso azioni esecutive, c’è il Decreto del Presidente della Repubblica, n.602 del 1973. Le procedure per il recupero forzato dei crediti sono specificate nell’articolo 75 bis del suddetto decreto. Dopo 60 giorni dalla notifica della cartella di pagamento, dunque, l’Agenzia delle entrate può richiedere a terzi di indicare beni o somme dovute al creditore. Chiaramente, ciò avviene solo nel caso in cui la persona non abbia pagato ciò che gli spettava.

Inoltre, può essere soggetto a sanzione anche il destinatario della richiesta, qualora omettesse parte della informazioni da trasmettere. La sanzione amministrativa va dai 2.000 euro ai 21.000 euro. Grazie alla Legge di Bilancio 2024 e all’articolo 75 ter, poi, l’Agenzia delle entrate potrà utilizzare modalità telematiche e strumenti informatici per raccogliere tutte le informazioni necessarie, da qualsiasi fonte, prima di avviare l’azione di recupero forzato.

Giovani che calcolano le bollette da pagare
Coppia con espressione perplessa davanti alle bollette da pagare (Depositphotos) Ilcorrierino.com

Gli obiettivi della norma

Gli obiettivi principali della norma sono la massimizzazione dell’efficienza della riscossione, la velocizzazione del recupero forzato dei crediti, l’impedimento al debitore di adottare comportamenti elusivi per nascondere i propri beni. Chiaramente, l’Agenzia delle entrate è tenuta a rispettare la privacy del debitore e a proteggere i suoi dati personali. Tutto questo viene definito e stabilito dal secondo comma dell’articolo 75 ter.

Grazie a questa novità, dunque, l’Agenzia delle entrate potrà venire a conoscenza di tutti i beni che appartengono al debitore e intraprendere l’azione esecutiva come meglio crede. Nessuno si salverà o sarà escluso da questo processo, a meno che tutti i debiti non siano stati pagati.