Profondità marine (pexels.com) - ilcorrierino.com
Profondità marine (pexels.com) – ilcorrierino.com

Due specie scoperte dai ricercatori stupiscono tutti: i misteri dell’Oceano Indiano non sono ancora completamente svelati.

Gli oceani sono tra gli habitat terrestri più misteriosi: questi celano ancora numerose specie animali e vegetali.

Ben due scoperte, infatti, sono state raggiunte dai ricercatori nell’Oceano Indiano.

La missione congiunta CinaNuova Zelanda ha avuto esiti sorprendenti.

I ricercatori hanno organizzato una spedizione per scoprire le meraviglie degli abissi dell’Oceano Indiano: hanno scovato due specie incredibili.

Le due nuove scoperte rivoluzionano la concezione delle specie marine

Fendouzhe: questo il nome del sommergibile contenente l’equipaggio della spedizione, pensata per esplorare una zona ancora poco conosciuta. La destinazione era la zona di frattura Wallaby-Zenith, una regione situata al largo della costa occidentale dell’Australia e a sud dell’Indonesia.

Grazie all’iniziativa e alla competenza dei ricercatori coinvolti nella spedizione, oggi siamo in grado di procedere alla classificazione di due nuove specie. Seppure appartengano a una famiglia di viventi già conosciuta, le specie trovate presentano caratteristiche mai viste prima, che, di conseguenza, domandavano una nuova tassonomia. Le nuove specie appartengono ai cosiddetti oloturoidi.

Oloturoidi (pexels.com) - ilcorrierino.com
Oloturoidi (pexels.com) – ilcorrierino.com

Due specie nuove rintracciate nell’Oceano Indiano: hanno caratteristiche mai viste prima

Gli oloturoidi sono comunemente chiamati cetrioli di mare e presentavano numerose specie già prima della spedizione rivelatrice. Nel corso della ricerca, però, i ricercatori hanno riscontrato al presenza di esemplari riconducibili, sì, ai cetrioli di mare, ma con caratteristiche particolari già solamente alla vista. Per questo è stato necessario aggiungere ben due specie nuove all’interno dell’insieme degli oloturoidi. Una delle nuove specie è stata chiamata Psychropotes diutiuscauda, e presenta una caratteristica davvero unica, che consiste in una protuberanza estesa e allungata, simile a una coda, che supera la lunghezza del suo corpo. Inoltre, si distingue da altri cetrioli di mare per via della colorazione giallo-verdastra e i 15 tentacoli a forma di scudo, ma non solo. A rendere questa specie ancor più particolare sono la sua pelle ruvida e la disposizione delle zampe tubolari in due file sul lato ventrale.

Anche la descrizione della seconda specie scoperta è stata riportata dal sito es.gizmodo.com: questa, battezzata Psychropotes nigrimargaria, ha un colore davvero particolare. Infatti, è viola, e presenta piedi tubolari quasi neri. Caratteristica, però, che ha stupito i ricercatori risiede nella presenza di una struttura conica sul dorso simile a un corno, con una lunghezza equivalente a un terzo del corpo. I cetrioli di mare sono spesso sottovalutati, ma, con la loro azione di filtraggio, contribuiscono all’equilibrio ecologico dell’ambiente marino.