Canone della bolletta elettrica
Il canone della bolletta elettrica – ilcorrierino.com

In molti potrebbero ricevere in bolletta una quota fissa di 91 euro: la tassa obbligatoria per chi ha attiva un’utenza elettrica.

Sono molti i costi che, volente o nolente, ci ritroviamo a dover pagare nell’arco del mese. Queste spese vengono spesso giustificate da tassi d’interesse o costi di servizi che, talvolta, non vengono nemmeno utilizzati. Tuttavia, prendendoli singolarmente possono anche passare inosservati, ma nel complesso rappresentano quote ingenti che escono ogni mese dalle tasche del cittadino.

Da qui la necessità di comprendere il motivo di tali costi, soprattutto quando si realizza che bollette come quelle della luce sono più alte di quanto effettivamente consumato. Ovviamente, la lettura del contatore ha sempre aiutato i cittadini ad avere quadri completi del guadagno, con eventuali conguagli volti proprio a colmare tali lacune.

Eppure il caso in questione non riguarda tutto questo, ma quote fisse in bolletta di energia che non è stata consumata. Per capire meglio la questione, è bene prendere un caso specifico, ossia quello in cui milioni di italiani che, consapevoli di non aver consumato energia, si ritrovano a pagare fino a 91 euro in bolletta.

Il canone fisso dell’energia elettrica

Il minimo da pagare per l’energia elettrica è un aspetto cruciale da comprendere, specialmente quando si considerano le bollette delle utenze attive anche in assenza di consumo, come nel caso di una casa disabitata. Per semplificare i calcoli, considereremo i costi relativi al mercato di maggior tutela.

In questo contesto, i costi fissi rappresentano una parte importante della bolletta energetica, poiché vengono applicati indipendentemente dal consumo effettivo. Viceversa, i costi variabili sono direttamente proporzionali al consumo registrato.

Bolletta della luce
Bolletta della luce – ilcorrierino.com

91 euro di bolletta per le case disabitate

Non importa se la casa è disabitata, l’energia verrà comunque conteggiata in bolletta: supponiamo di avere un mese di consumo zero in una casa disabitata con un contatore da 3 kW di potenza. In questo caso, non ci saranno costi variabili, ma dovremo comunque pagare i costi fissi che compongono la bolletta, che comprendono:

  • una quota fissa per l’energia pari a 51,54 euro all’anno;
  • una quota fissa per il trasporto, pari a 19,44 euro all’anno;
  • la quota fissa per la potenza, pari a 20,28 euro per ogni kW di potenza disponibile all’anno.

La somma di questi valori porta a un totale di 10,99 euro mensile, al quale dovremmo aggiungere l’IVA al 10% per le utenze domestiche residenti o al 22% per altri usi. In ogni caso, il costo mensile sarà poco meno di 15 euro, ossia circa 91 euro annui per mantenere attiva un’utenza elettrica con consumo zero.

Tuttavia, è importante notare che questi calcoli si riferiscono al mercato tutelato del secondo semestre del 2022. Nel mercato libero, infatti, i costi fissi possono variare tra i fornitori. Così come le quote di chi è cliente vulnerabile o ancora nella tutela parziale nel 2024.