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Bollette domestiche, attenzione alle truffe – ilcorrierino.com

Il caso dell’uomo di Mestre ci ricorda che le truffe sulle bollette sono una realtà concreta: di cosa si tratta e come difendersi.

Circa un anno fa, la tranquillità di un cittadino mestrino è stata minacciata da un tentativo di truffa che, fortunatamente, è stato smascherato in tempo grazie all’intervento di Adico. L’episodio inizia con la ricezione di undici bollette presuntivamente non pagate, con un importo iniziale di 490 euro, che improvvisamente lievitano a 770,94 euro a causa di interessi e spese aggiuntive. Questo sollecito di pagamento era stato inviato da un finto recupero crediti.

P.F., un socio dell’associazione Adico, ha ricevuto la comunicazione e, insospettito, ha prontamente contattato l’ufficio legale dell’associazione per richiedere assistenza. Gli esperti di Adico hanno subito identificato la richiesta come una truffa, grazie a una serie di incongruenze e irregolarità nel documento ricevuto. Questo tempestivo intervento ha impedito che il cittadino cadesse nel raggiro e, al contempo, ha messo in luce l’importanza di essere vigili di fronte a tali inganni. Analizzando l’e-mail, è infatti possibile capire sin da subito se si tratta di qualcosa di non reale.

Gli indizi della truffa

Dall’e-mail segnalata dall’utente, possiamo notare molti dettagli che riportarono ad un’ipotetica truffa. In prima battuta, questo tipo di comunicazione spesso contiene errori grammaticali e ortografici. Ad esempio, una delle email recenti presentava il termine ‘sollicito di pagamento’ anziché ‘sollecito di pagamento’. Degli enti specializzati non si possono di certo permettere tali errori.

Poi un altro piccolo grande dettaglio: l’Indirizzo e-mail e firma sospetti. Quando si riceve una comunicazione, è bene controllare sempre l’indirizzo email del mittente. In un caso recente, l’e-mail era inviata da un indirizzo ‘credit factor’, ma la firma era di una società chiamata ‘Gestione Rischi srl’, che non era coinvolta. Questa discrepanza non è di certo un caso, bensì un chiaro segnale di possibile truffa.

Se, per giunta, l’e-mail chiede di effettuare pagamenti tramite metodi poco convenzionali, come Western Union, è bene stare attenti. Questo servizio è spesso usato per trasferimenti internazionali e potrebbe essere un tentativo di truffa, soprattutto se il destinatario è all’estero, come in Tunisia.

Questi avvisi, nella maggior parte dei casi, minacciano di sospendere i servizi in caso di mancato pagamento. Il senso di urgenza fa passare in secondo piano il controllo dello stesso utente nel controllare la veridicità dell’azienda, il contratto e l’appartenenza reale alla propria fornitura. Tuttavia, nessun recupero crediti legittimo ha il potere di sospendere forniture senza una procedura legale adeguata.

Senza parlare del fatto che, in questi casi, vi è una vera e propria mancanza di dettagli: le email truffa spesso non forniscono informazioni specifici sul tipo di fornitura o sull’azienda che presuntivamente emette la fattura. Inoltre, se non si ha mai saltato il pagamento di bollette, è certo che si tratti di una truffa. Ma come fare nel caso si ricevesse una e-mail di questo tipo?

Truffa via e-mail, gi indizi
Cosa fare in caso di e-mail sospette – ilcorrierino.com

Cosa fare in caso di truffa

Se si sospetta di aver ricevuto un tentativo di truffa, è fondamentale verificare la comunicazione contattando direttamente l’azienda tramite i canali ufficiali. Oltre a questo, è importante evitare di effettuare pagamenti o fornire dati personali attraverso canali non sicuri. Dopodiché, la scelta più saggia è quella di segnalare l’incidente alle autorità competenti e conservare tutte le comunicazioni e prove per eventuali indagini.