Legge sul bollo auto
La legge sul bollo auto – ilcorrierino.com

Una nuova regolamentazione sul bollo auto promette di far risparmiare milioni di euro a tutti i proprietari di veicoli: di cosa si tratta?

Bolli, imposte, tributi o persino canoni: possiamo chiamarli come vogliamo, ma qualsiasi pagamento di questo tipo è conosciuto nel nostro paese con il semplice termine di tassa. Tra le varie spese che un cittadino medio è tenuto a pagare, è impossibile non citare quelle automobilistiche. Ed è qui che entra in gioco il bollo auto: la tassa annuale dovuta allo Stato per poter circolare legalmente con veicoli immatricolati in Italia, come auto, moto, ciclomotori e camion.

L’importo è calcolato in base alla cilindrata, alla potenza e all’età del veicolo e talvolta viene affiancato dal superbollo, una tassa aggiuntiva per veicoli con una potenza superiore ai 185 kWh. Questa tassa è stata introdotta per ‘penalizzare’ l’impatto ambientale dei veicoli ad alte prestazioni e per aumentare le entrate erariali.

Da qui si può dedurre che le regole sul bollo auto non sono omogenee, ma dipendono da diversi fattori. Come molti sapranno, alcuni possono beneficiare dell’esenzione, come i soggetti disabili e i loro caregiver. Sebbene si potrebbe ridurre il tutto a questo, esiste un’altra casistica in cui il bollo auto non è dovuto allo Stato, ma è necessario fare apposita domanda.

Le targhe che non sono tenute a versare il bollo auto

Come sappiamo, la targa è un elemento essenziale per ogni veicolo e conducente, poiché in essa sono indicate diverse informazioni, nonché registrati assicurazione e bollo. Il pagamento delle tasse è infatti associato alla propria targa, che indica anche il paese di appartenenza. Detto ciò, una domanda potrebbe sorgere spontanea: se si circola con una macchina con targa estera, si è soggetti a regole differenti?

Sì, assolutamente. La legge delega europea 2019-2020 ha introdotto modifiche significative che hanno cambiato il panorama della tassazione per i veicoli con targa estera in Italia. Questo aggiornamento normativo ha creato una vera e propria ‘finestra’ normativa che ha permesso a molti di usufruire di esenzioni dal pagamento del bollo e del superbollo.

Le nuove regole sul bollo auto per le targhe estere

Secondo quanto previsto dalla normativa, le auto straniere che circolano in Italia per almeno 30 giorni durante l’anno solare, anche se non in modo continuativo, devono essere registrate al Registro Veicoli Esteri (Reve) del PRA. Questa registrazione è obbligatoria, ma non implica automaticamente l’obbligo di pagare il bollo e il superbollo.

Per esempio, i residenti in Italia che usano un’auto di una società estera o di un parente residente all’estero possono beneficiare di questa normativa e non sono obbligati a pagare le tasse italiane per il veicolo utilizzato.

Sempre secondo le normative europee, se il proprietario dell’auto è residente in un altro paese, non è tenuto a versare il bollo auto o il superbollo in Italia. L’abituale conducente del veicolo con targa estera deve semplicemente mantenere a bordo un documento redatto e firmato dal proprietario, attestante l’autorizzazione e il comodato d’uso (anche gratuito) del veicolo alla persona residente in Italia.