Bonus in busta paga
Bonus in busta paga – ilcorrierino.com

Da questi mesi in poi, moltissimi lavoratori riceveranno fino a 100 euro in più al mese: il bonus in busta paga del governo.

In questo periodo storico dove il caro-vita è diventato il cruccio di milioni di famiglie, anche la media di molti stipendi sembra essere troppo bassa. Se fino a qualche anno fa con uno stipendio di 1.000 euro al mese era possibile vivere, ad oggi, redditi al di sotto di 1.250 euro per famiglia, portano la stessa ad essere considerata a rischio povertà.

Purtroppo, sono molte le persone che non arrivano a questo importo e, chi lo supera, spesso deve far fronte a spese come mutuo, affitto, assicurazione dell’auto e tutto ciò che una famiglia tipo necessita per condurre una vita quantomeno dignitosa.

Per fortuna, chi possiede redditi bassi, in questo 2024 ha a disposizione diverse possibilità di incremento al reddito, che spaziano da bonus specifici a sgravi contributivi in busta paga che aumentano, conseguentemente, lo stipendio netto. Tra questi, un bonus di 100 euro che da questi mesi in poi (alcuni per l’anno prossimo), contribuirà a rendere le buste paghe più sostanziose.

Bonus 100 euro in busta paga: cos’è e a chi spetta

Il Trattamento Integrativo, o bonus IRPEF, è un contributo in busta paga previsto dalla manovra finanziaria 2020 e dal decreto ‘Cura Italia’. Questo bonus, destinato ai lavoratori dipendenti che rientrano in specifiche fasce di reddito, può arrivare fino a 1.200 euro all’anno. L’obiettivo è ridurre l’ammontare della tassazione sulle buste paga in modo uniforme rispetto al precedente Bonus Renzi, estendendosi a più categorie di lavoratori.

Per questo 2024, i dipendenti con redditi inferiori a 15.000 euro riceveranno l’importo totale del bonus; mentre coloro che si aggirano tra i 15.000 e 28.000 euro il Trattamento Integrativo andrà a scalare con l’aumentare del reddito: circa 80 euro. Oltre questi importi, che precisiamo sono lavorativi e non familiari, non è più prevista alcuna integrazione dello stipendio.

Il bonus viene erogato mensilmente nella busta paga, basandosi su una simulazione del reddito annuale. La sicurezza sull’ammontare del reddito annuale si ha solo a fine anno, durante il conguaglio fiscale. Se il trattamento integrativo corrisposto mensilmente risulta inferiore a quello spettante, il dipendente riceverà un rimborso in busta paga. Se invece è superiore, il datore di lavoro tratterrà dalla busta paga quanto indebitamente corrisposto in eccedenza. Da qui sorge una domanda: perché in molti non l’hanno ancora ricevuto seppur rientrano nelle fasce di reddito da lavoro? I motivi possono essere diversi.

Bonus 100 euro: trattamento integrativo
Quando arriva il trattamento integrativo – ilcorrierino.com

Perché molte persone non hanno ancora ricevuto il Trattamento Integrativo?

Molti dipendenti non hanno ancora ricevuto il Trattamento Integrativo a causa di errori di calcolo dei redditi annuali da parte dei datori di lavoro o per mancata comunicazione da parte dei dipendenti di variazioni significative nel reddito. Inoltre, problemi amministrativi e ritardi nell’aggiornamento delle buste paga possono causare ulteriori ritardi.

Il trattamento integrativo verrà erogato nei prossimi mesi, in seguito ai necessari conguagli fiscali di fine anno. Chi non l’ha ricevuto mensilmente lo recupererà in sede di dichiarazione dei redditi tramite il modello 730. Dal momento in cui si riceve il rimborso, il dipendente riceverà fino a 100 euro in busta paga ogni mese. Per questo motivo, in questi mesi, moltissime persone assunte nel 2023 che hanno presentato la dichiarazione dei redditi, hanno visto un incremento dell’importo.