Bonus Casa (pexels.com) - ilcorrierino.com
Bonus Casa (pexels.com) – ilcorrierino.com

Un bonus per poter migliorare la tua abitazione: non è presente alcun limite rispetto al reddito indicato dall’Isee.

Dopo il grandissimo successo derivante dal superbonus, l’edilizia continua a beneficiare di una serie di incentivi ed agevolazioni che rendono il settore sempre più fiorente e i proprietari e gli affittuari degli immobili contenti.

Sono numerosi i bonus che riguardano la casa, tra questi, ad esempio, c’è il bonus mobili: eppure quasi tutti prevedono l’inoltro del documento che va a indicare la ricchezza complessiva del nucleo familiare, cioè l’Isee.

Insomma, si tratta di un documento che va ad attestare il livello di ricchezza del nucleo familiare attraverso l’analisi di tutti i redditi sia attivi che non – son compresi immobili anche se non affittati, così come libretti di risparmio, insomma, praticamente qualunque cosa. Molti, infatti, ribattono che l’Isee non fornisca una fotografia attendibile, in quanto è possibile avere ottenuto, ad esempio tramite eredità, un immobile che necessita di ristrutturazione per poter essere affittato e quindi produrre un reddito.

Oggi, però, vi parliamo di un importante sgravio fiscale che è promosso come bonus per la casa e che può essere ottenuto senza la presentazione dell’Isee: tutto, in questo modo, è più facile, e i limiti sul risparmio sono davvero altissimi.

Bonus casa: ritinteggia tutto con due spicci

La tinteggiatura della casa rientra nelle spese di ristrutturazione di tipo ordinario, quindi non dovrebbe rientrare nelle spese che sono soggette a imponenti sgravi fiscali: eppure con un piccolo escamotage legale, la situazione può cambiare.

Infatti, se vogliamo accedere ai vari sgravi fiscali, come il 50% di detrazione Irpef sulla spesa sostenuta, dobbiamo inserire la tinteggiatura in un’opera di manutenzione straordinaria all’interno di uno specifico documento la cui presentazione è necessaria quando si interviene in questo modo su un immobile: ecco come fare per approfittare del bonus.

Pittura (pexels.com) - ilcorrierino.com
Pittura (pexels.com) – ilcorrierino.com

Pittura, ecco come farla rientrare nelle detrazioni

Quando ci occupiamo di una ristrutturazione, è necessario bisogna presentare la CILA, acronimo che sta per “comunicazione di inizio lavori asseverata”: è all’interno di questo particolare documento che bisogna indicare che si tratta di una opera di manutenzione straordinaria.

In pratica per poter far rientrare la pittura in quelle spese che subiscono sgravio fiscale imponente è necessario effettuare operazioni di ristrutturazione di ordine straordinario: solamente in questo caso, infatti, si può usufruire dello sconto proposto dal governo.