Una multa salata (depositphotos) - ilcorrierino.com
Una multa salata (depositphotos) – ilcorrierino.com

Meglio avere questo pezzo di carta in casa se non si vuole essere sorpresi da una multa piuttosto salata: ecco di che si tratta.

Avere una casa di proprietà oggigiorno è considerata già una grande fortuna o il frutto di una vita di sacrifici – la propria o quella dei genitori.

Infatti è sempre più difficile ottenere un mutuo, dato che la banca richiede moltissimi garanzie da parte di chi intende chiedere questo tipo di prestito, dato che la situazione dei lavoratori è sempre più precaria: tendenzialmente è necessario avere almeno un contratto a tempo indeterminato che sia a capo di una delle persone che contrae il mutuo.

Non solo, c’è anche la questione dei tassi di interesse: quasi tutti tendono a richiedere un mutuo con un tasso di interesse fisso, viste le oscillazioni molto pericolose che il mercato ha avuto e al quale è tutt’oggi soggetto.

Se avete comprato una casa e volete apportarvi delle modifiche, poi, non ne parliamo: questo documento è assolutamente necessario per evitare di sborsare altri soldi.

Un documento da mostrare

Si tratta di una novità, in quanto una modifica in questo settore è stata introdotta proprio il primo maggio da parte del governo vigente e riguarda il certificato di congruità di manodopera.

Si tratta di un documento che, se non presente, non prevede sanzioni: ci sono, però, un paio di eccezioni rilevanti. Si incorre nella sanzione nel caso in cui si tratti di lavori pubblici oltre i 150 mila euro, oppure lavori privati che superano i 500 mila.

Lavori in casa (depositphotos) - ilcorrierino.com
Lavori in casa (depositphotos) – ilcorrierino.com

I nuovo provvedimento

Sfortunatamente per chi ha intenzione di far fare dei lavori in casa, il limite entro il quale non si incorre in una multa è stato abbassato proprio da questo ultimo provvedimento, il cosiddetto Decreto Primo Maggio. Tale documento, certificato di congruità di manodopera, va a certificare il costo effettivo che la manodopera ha avuto nel costo totale dell’intervento.

Si tratta, dunque, di una forma di tutela sia per il committente che per i lavoratori e per l’azienda, che intende scoraggiare il lavoro “in nero” – non in regola – e smascherare tutte le ditte che lo avallano e lo incoraggiano al proprio interno. Tutto sommato, è un cambiamento importante per imprenditori edili e ditte edili, mentre per i privati o le famiglie di lavoratori – o committenti – per una volta non dovrebbe cambiare nulla, se non una modifica in meglio rispetto ai criteri di tutela già elencati.