Posto di blocco
Posto di blocco – ilcorrierino.com

Non sempre ci si accorge di avere il proprio veicolo sotto fermo amministrativo: perché accade e a cosa fare attenzione.

I debiti, si sà, sono uno dei crucci di moltissimi contribuenti che tra crisi economica e varie tasse, si ritrovano a dover affrontare. Si può fare finta di nulla, certo, ma la possibilità che i debiti bussino alla porta non è poi così lontana. E se da una parte possono palesarsi da un momento all’altro, dall’altra, un posto di blocco può farci scoprire che in realtà, questi, in casa si sono già addentrati prima di passare dalla porta.

Questo può accadere con il fermo amministrativo, una misura cautelare utilizzata dalle autorità per bloccare l’uso di un veicolo a causa di debiti non pagati. Tale provvedimento viene applicato quando un individuo ha debiti con enti pubblici, come l’Agenzia delle Entrate-Riscossione, che possono riguardare tasse, multe o contributi non versati.

Di solito, il fermo amministrativo scatta quando il debito supera una certa soglia, solitamente intorno ai 500 euro. Prima che venga applicato, l’ente creditore invia una notifica scritta all’intestatario del veicolo, indicando l’importo dovuto e il termine entro cui pagare per evitare il fermo. Tuttavia, molti automobilisti non si accorgono di avere un fermo amministrativo sul proprio veicolo. I motivi? Possono essere molteplici.

Quando non viene notificato il fermo amministrativo

Partiamo dal presupposto che, di norma, un fermo amministrativo dev’essere sempre notificato al debitore, qualsiasi sia la sua situazione. Ma, c’è un ma. Spesso, ci sono ritardi nella consegna delle notifiche o problemi con il servizio postale che impediscono la ricezione tempestiva della comunicazione. In alcuni casi, la notifica potrebbe essere inviata a un vecchio indirizzo, se l’intestatario non ha aggiornato la propria residenza presso il PRA o l’ACI. Anche chi non controlla regolarmente la propria PEC può facilmente perdere una notifica elettronica importante.

Nonostante ciò, non ricevere o non leggere la notifica non esime dall’obbligo di pagamento, e l’automobilista potrebbe scoprire il fermo amministrativo solo durante un controllo stradale. Infatti, negli ultimi tempi, durante i posti di blocco, le autorità stanno verificando in tempo reale lo stato amministrativo dei veicoli. Questo significa che anche senza una notifica ricevuta, il fermo amministrativo può essere scoperto al momento di un controllo con tanto di sanzione che va da un minimo di 1.988 euro fino a 7.593 euro. Ma come evitare tutto ciò?

Fermo amministrativo
Fermo amministrativo – ilcorrierino.com

Come capire se la propria auto è sottoposta a fermo amministrativo

Per evitare di essere colti di sorpresa, è importante sapere come verificare se il proprio veicolo è soggetto a fermo amministrativo. Un modo semplice è accedere al sito web dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione e utilizzare le credenziali SPID, CIE o CNS per controllare la propria situazione debitoria. Inoltre, è possibile richiedere un estratto cronologico del proprio veicolo presso una sede ACI o utilizzare i servizi online offerti dall’ACI stessa. Questo documento, già da solo, mostrerà se c’è un fermo amministrativo registrato.

Infine è bene sapere che anche rivolgersi a un’agenzia di pratiche auto o a un’officina può aiutare a scoprire eventuali fermi, poiché queste strutture possono effettuare verifiche durante la revisione del veicolo o altre pratiche burocratiche.