Nuova sentenza (pexels.com) - ilcorrierino.com
Nuova sentenza (pexels.com) – ilcorrierino.com

Nuova sentenza shock della Cassazione: se vivi in un condominio potresti ritrovarti a subire un salasso per colpa di altri.

Sono diversi i vantaggi di vivere in un condominio: basti pensare alla divisione di spese ingenti di ristrutturazione o della distribuzione di costi come l’installazione di un ascensore.

Ovviamente, però, c’è anche l’altra faccia della medaglia da considerare.

Si possono incontrare problemi in caso, ad esempio, di condomini inadempienti rispetto alle spese comuni.

Il Tribunale di Napoli si è ritrovato a dover affrontare una questione riguardante proprio la manutenzione di uno stabile condominiale: la sentenza pronunciata costituisce un precedente pericoloso.

Condominio, una sentenza stravolge gli obblighi degli oneri in questa circostanza specifica

La controversia presa in esame riguarda la questione delle infiltrazioni d’acqua. Si tratta di un problema piuttosto comune, che rientra nei problemi strutturali dell’immobile, visto che può andare a causare cedimenti o altre conseguenze pericolose. In questi casi, è necessario, solitamente, individuare il responsabile delle suddette infiltrazioni. La questione, però, si complica quando, come in questo caso, il problema risiede in parti comuni.

Nel caso di Napoli, infatti, le infiltrazioni provenivano dal tetto dello stabile, una zona comune. L’eccezionalità del caso, però, risiede nel fatto che la zona era sia di proprietà del condominio che di un singolo condomino: nessuno dei due, comunque, si è adoperato per risolvere la situazione. Dopo la perizia del CTU , le infiltrazioni sono risultate come imputabili a una cattiva manutenzione ordinaria. In questi casi la responsabilità si può imputare all’amministratore di condominio e al condomino proprietario. Quest’ultimo ha declinato ogni responsabilità per la mancanza di una parte mediatrice.

Infiltrazioni d'acqua (pexels.com) - ilcorrierino.com
Infiltrazioni d’acqua (pexels.com) – ilcorrierino.com

Se si tratta di “caso fortuito” non avrai nemmeno un centesimo

C’è un’alternativa alla responsabilità: il caso fortuito, infatti, si appura quando le infiltrazioni sono dovute a un evento imponderabile, imprevisto e imprevedibile. In questo caso il risarcimento, dunque, viene meno. Nel caso specifico, però, si parla di mancata manutenzione ordinaria, non di un evento catastrofico atmosferico non prevedibile.

Il condomino che ha tentato di escludere ogni sua responsabilità, dunque, si è ritrovato, invece, a dover provvedere al risarcimento dei convenuti. I comproprietari dell’appartamento che ha subito le infiltrazioni hanno ricevuto un risarcimento stabilito dal perito e non solo: le parti chiamate in giudizio sono state chiamate a rimborsarli anche per quanto riguarda le spese giudiziali che sono state affrontate per la controversia. In questo caso, dunque, la motivazione della mancata mediazione, che avrebbe dovuto impedire la prosecuzione della procedura, non sussiste.