Bonus (pexels.com) - ilcorrierino.com
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Se vuoi ottenere questo bonus devi eseguire un controllo maniacale sui documenti necessari: se non prepari bene le carte rischi grosso.

Ancora una volta siamo alle prese con la comprensione di procedure complesse per ottenere i bonus messi in campo dal Governo. Diverse sono state le modifiche contenute nella nuova legge di bilancio, quella relativa proprio all’anno 2025.

Diverse speranze dei contribuenti si sono dissolte dopo aver appurato l’approvazione di diversi cambiamenti in ambito welfare.

Nonostante le strette, comunque, per chi rientra in determinate fasce di reddito le possibilità sono ancora diverse.

In particolare, però, c’è un bonus che sta facendo impazzire tutti. Si pensava potesse essere eliminato: per fortuna non è stato così, ma se sbagli a fare la richiesta il rischio è quello di perdere somme ingenti di denaro.

Bonus, anche questo è previsto dalla Legge di Bilancio: attenzione all’iter burocratico

Stiamo parlando di uno dei bonus che già lo scorso anno era stato particolarmente apprezzato. Si tratta del bonus ristrutturazione, il cui regolamento già complesso è diventato quasi impossibile da dipanare. Molti si sono lamentati della scarsa chiarezza e soprattutto delle procedure di richiesta difficili da attuare nel modo corretto.

Come accennato, anche il bonus ristrutturazione è tra quelli che hanno visto un restringimento dei requisiti. Lo snodo che più ha fatto parlare è stato quello che riguarda la differenza di percentuale di detrazione prevista tra le ristrutturazioni destinate alla prima casa e quelle tese al rinnovamento di altri immobili. Fortunatamente ci è venuta in soccorso l’Agenzia delle Entrate.

Bonus, ottieni tutto quello che ti spetta (pexels.com) - ilcorrierino.com
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Controlla bene la destinazione d’uso: il precedente stabilito dall’Agenzia delle Entrate

La grande differenza che riguarda il bonus ristrutturazioni sta nella percentuale di detrazione Irpef concessa al richiedente. Infatti, la percentuale cambia in funzione della qualificazione dell’immobile come prima casa o seconda (terza, quarta etc.). Per interventi che riguardano la prima casa, infatti, la detrazione prevista contestualmente ai lavori è del 50%. Per tutti gli altri immobili, invece è del 36%.

Il problema, comunque, sta nel fatto che molti immobili acquistati vengono ristrutturati in quanto sono pensati per essere utilizzati proprio come prima casa. Per questo si è reso necessario l’intervento dell’Agenzia delle Entrate, che era intervenuta in merito al Superbonus ponendo un importante precedente che potrebbe essere applicato anche a questo bonus. In merito al Superbonus aveva rilasciato questa dichiarazione: “Si ritiene che, qualora l’unità immobiliare non sia adibita ad abitazione principale all’inizio dei lavori, il superbonus spetti per le spese sostenute per i predetti interventi a condizione che il medesimo immobile sia adibito ad abitazione principale al termine dei lavori”.