Bonus 200 euro
Bonus 200 euro – ilcorrierino.com

Il governo ha confermato il sostegno da 200 euro ma solo alcuni cittadini ne hanno diritto: i requisiti per accedere al bonus.

In un anno in cui il caro vita sembra concedere una leggera tregua, molte voci continuano a salire, sia per beni essenziali che per servizi di tempo libero come ristoranti e viaggi. Ma non è solo lo svago a farsi sentire: gli aumenti riguardano anche articoli indispensabili come assorbenti e beni per l’infanzia, che hanno visto l’aliquota IVA salire all’11% rispetto al 4% dell’anno scorso. E poi c’è la benzina che continua a pesare come un macigno sui bilanci familiari, con i prezzi che non accennano a scendere.

Proprio in questo contesto, si riaffaccia il tanto discusso bonus carburante. In questo anno ricco di novità volte a tamponare la situazione attuale, il governo ha deciso di confermarlo anche per il 2024, sebbene con alcuni limiti rilevanti rispetto al passato. Ecco cosa c’è da sapere.

Cos’è il bonus carburante 2024?

Il bonus carburante, o bonus benzina, è un contributo che le aziende possono offrire ai propri dipendenti (con contratti che spaziano dall’apprendistato all’indeterminato) per sostenere i costi del carburante. Quest’anno, il bonus può arrivare fino a un massimo di 200 euro e sarà esente da tasse e contributi. Tuttavia, sarà riservato a una cerchia ristretta di lavoratori.

Bonus carburante 2024
Bonus carburante 2024 – ilcorrierino.com

Chi può ricevere il bonus carburante da 200 euro?

Da non confondere con il contributo già presente nella tanto chiaccherata carta Dedicata a Te, il bonus è stato erogato con la busta paga di settembre 2024. Tale incentivo è stato applicato come sgravio fiscale per il datore di lavoro, e l’erogazione prevede la tassazione agevolata. Tuttavia, sarà compito dei datori di lavoro decidere quali dipendenti riceveranno il bonus.

Il governo, dal canto suo, ha deciso di limitare il bonus carburante 2024 ai soli lavoratori del settore privato, escludendo i dipendenti pubblici. Questa scelta, sebbene comprensibile in un contesto di bilancio ristretto, tiene fuori una buona fetta di lavoratori. Le lacune ci sono ma attualmente è questo lo scenario: per il momento la misura non solo esclude una parte significativa della forza lavoro, ma affida anche ai datori di lavoro il compito di decidere chi potrà beneficiarne. 

Tale decisione ha infatti sollevato numerose critiche, con alcuni che vedono in essa un tentativo di risparmiare a scapito di una distribuzione più equa del bonus. Con i prezzi del carburante che superano i 2 euro al litro per la benzina e si avvicinano ai 1,95 euro per il diesel, questo bonus avrebbe potuto rappresentare un supporto prezioso per tutti i lavoratori, non solo per una parte di essi.