Dichiarazione dei redditi – ilcorrierino.comSi può recuperare fino a 2.000 euro grazie a queste spese affrontate per i figli: in molti le dimenticano in fase di dichiarazione.La stagione contributiva prosegue e moltissime persone sono ancora alle prese con la documentazione necessaria per il modello 730. Sia per chi è ancora in dubbio, sia per chi ha già le idee chiare ma non si è ancora mobilitato, si sta avvicinando la prossima scadenza del 30 settembre 2024.In questa circostanza, sono molti i dubbi su quali spese detrarre, soprattutto se non si ha tanta dimestichezza con la Dichiarazione dei redditi. Anche per chi conosce la procedura, è bene ricordare l’incredibile opportunità fiscale messa a disposizione per chi ha figli: possono essere recuperati fino a 2.000 euro di IRPEF.Innanzitutto, è bene precisare che le detrazioni spettano a tutti i figli, anche quelli non conviventi con i genitori, purché risultino fiscalmente a carico. Per essere considerati a carico dei genitori, i figli devono avere un reddito che non superi i 4.000 euro se hanno un’età non superiore ai 24 anni o 2.840,51 euro se hanno un’età superiore.Quali spese è possibile detrarre per i figliIn primo luogo, ricordiamo che le spese mediche e sanitarie sostenute per i figli a carico possono essere portate in detrazione al 19% della spesa sostenuta, oltre la franchigia di 129,11 euro. Questa include scontrini per farmaci, dispositivi medici, visite specialistiche, analisi cliniche o di laboratorio, e altro ancora.Le spese di istruzione, invece, coprono l’intero ciclo scolastico dei figli, dall’asilo nido all’Università. In questo caso la detrazione varia in base al grado di scuola, ma il Fisco ritiene importante sostenere le famiglie nelle spese educative dei figli, riconoscendo agevolazioni per ogni ciclo di studi. Nel dettaglio:Asilo nido: detrazione del 19% su un importo massimo annuo di 632 euro per figlio, per il pagamento delle rette di frequenza.Scuola dell’infanzia, primaria e secondaria: detrazione del 19% su una spesa massima di 800 euro per ogni figlio. Questa detrazione include spese per mensa scolastica, gite, pre e post scuola, e rette di frequenza per scuole paritarie o private.Università: detrazione del 19% su un importo massimo di 2.633 euro per gli studenti che studiano fuori sede. L’ammontare varia in base alla facoltà e alla zona d’Italia.Oltre a quelle scolastiche, ci sono altri costi che è possibile recuperare, ma spesso vengono dimenticate dai contribuenti. Modello 730 – ilcorrierino.comAltre spese detraibiliOltre al canonico percorso scolastico, anche l’attività sportiva prevede una detrazione del 19% per un importo massimo di 210 euro per ogni figlio tra 5 e 18 anni. Questa è pienamente applicabile solo per redditi complessivi fino a 120.000 euro.Il 19% è valido anche per le spese destinate al trasporto pubblico, per una spesa massima di 250 euro totali, indipendentemente dal numero dei figli o di titolari di abbonamento.Laa lista vede una serie di agevolazioni che coloro che hanno almeno un figlio sostengono durante l’anno. In media, si stima che una famiglia con due figli minorenni sia in grado di ottenere 2.000 euro, portando queste spese in fase di dichiarazione. Navigazione articoliStrisce blu, dopo anni di rovine non le devi più pagare: parcheggi gratis finalmente Divieto assoluto per questo elettrodomestico, lo devi buttare nel bidone dell’immondizia: casalinghe nella disperazione