Dichiarazione dei redditi 2024 – ilcorrierino.comEsiste un’opportunità da non perdere per coloro che compilano la dichiarazione dei redditi per questo 2024: fino a 2.000 euro.Siamo a metà della stagione dichiarativa e moltissimi contribuenti sono ancora alle prese con la documentazione necessaria da riportare nel modello 730 o Redditi PF. In questo frangente, alcuni si rivelano ancora scettici nell’importanza di questa procedura (ricordiamo, non obbligatoria per lavoratori e pensionati); altri, sanno benissimo che questa si rivela un’opportunità per ottenere rimborsi, o quanto meno dedurre i costi affrontati durante l’anno dal proprio reddito.Prima di tutto, quando si procede con la dichiarazione, è bene considerare le spese ‘vive’, ossia quelle che, dolente o nolente, moltissimi contribuenti sono costretti ad affrontare durante l’anno. Una in particolare, prevede un rimborso significativo (fino a 2.000 euro).Come recuperare fino a 2.000 euro con la dichiarazione dei redditiNel corso del 2024, per coloro che pagano l’affitto, si apre una significativa opportunità di risparmio fiscale attraverso la detrazione prevista nei modelli. Questa agevolazione mira a ridurre l’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) per coloro che hanno sostenuto spese di locazione nel 2023 per la loro abitazione principale.La detrazione può raggiungere fino a 2.000 euro, un incentivo non trascurabile per chiunque paghi l’affitto. Tuttavia, è bene fare doverose distinzioni: la detrazione è concessa solo per l’affitto di un immobile destinato ad abitazione principale, escludendo quindi seconde case o residenze non permanenti. Inoltre, chi durante l’anno ha cambiato più volte casa, stipulando in maniera regolare i contratti di locazione, ha diritto a più detrazioni, a patto che ciascuna abitazione sia diversa da quella principale.Rimborso affitto con la dichiarazione dei redditi: gli importi caso per caso – ilcorrierino.comDichiarazione dei redditi e affitto: gli importiIl massimo delle detrazioni dell’affitto, come abbiamo visto, è di 2.000 euro. Tuttavia, è bene precisare che l’importo spettante dipende da diversi fattori, tra cui reddito annuo, età e tipo di contratto. Ma vediamo nel dettaglio.In primo luogo, l’importo massimo della detrazione dipende dal reddito complessivo:fino a 300 euro se il reddito non supera 15.493,71 euro;fino a 150 euro se il reddito è compreso tra 15.493,72 e 30.987,41 euro.Per gli inquilini con contratti in regime convenzionale (cedolare secca) le detrazioni sono di:495,80 euro se il reddito non supera 15.493,71 euro;247,90 euro se il reddito è compreso tra 15.493,72 e 30.987,41 euro.In aggiunta, i giovani tra i 20 e i 31 anni non compiuti possono invece usufruire del ‘Bonus affitto’, che corrisponde al 20% del canone di locazione, con un rimborso massimo di 2.000 euro e un minimo di 991,60 euro, a condizione che l’abitazione non sia accatastata come immobile di lusso.Anche i lavoratori dipendenti che trasferiscono la residenza per motivi di lavoro possono beneficiare delle detrazioni per le spese di affitto. Questa agevolazione è valida nei primi tre anni dal trasferimento, purché la nuova residenza sia almeno a 100 chilometri di distanza dalla precedente e fuori dalla stessa regione. Infine, gli studenti fuori sede che vivono a più di 100 chilometri dall’università possono dedurre anch’essi le spese di affitto. Navigazione articoliCodice della strada, da oggi devi tenere i finestrini chiusi: non puoi aprirli più così | Macchine in fiamme Carte e bancomat, con la truffa del pin ti svuotano il conto corrente | Se rispondi a questo sms sei rovinato