Dieta
Dieta equilibrata – Fonte Pixabay – Ilcorrierino.com

Una dieta ben equilibrata può portare risultati positivi anche sulle funzioni cognitive: lo dicono gli esperti 

L’alimentazione sana ed equilibrata è uno dei pilastri fondamentali del benessere fisico ed emotivo, indispensabili per vivere in salute.

Mangiare cibi salutari non è essenziale solo per mantenere una buona forma fisica, ma è cruciale anche per migliorare le proprie funzionalità cognitive.

Spesso si ignora che i benefici di un’alimentazione equilibrata influiscono anche sulla salute del nostro cervello, sul livello di concentrazione e sulla memoria.

Recentemente è stato condotto uno studio da alcuni ricercatori israeliani che analizza il legame tra un’alimentazione equilibrata ed il declino cognitivo.

La ricerca degli esperti

Condurre una vita sana con un’alimentazione equilibrata è essenziale per migliorare la qualità della vita e prevenire malattie. La ricerca condotta dalla Ben-Gurion University in Israele ha dimostrato che esiste una correlazione tra lo stile alimentare ed il declino cognitivo.

I ricercatori hanno studiato un campione di 224 partecipanti con un’età media di 51 anni e tutti con problemi di obesità e alti livelli di grassi nel sangue. Divisi in tre gruppi, ognuno di loro ha seguito tre differenti diete alimentari ed i risultati sono stati a dir poco sorprendenti.

dieta bilanciata
Alimentazione e declino cognitivo – Fonte Pinterest – Ilcorrierino.com

I risultati dello studio sull’alimentazione bilanciata

La ricerca condotta da ricercatori internazionali ha dimostrato che esiste una relazione tra lo stile alimentare che si conduce e la possibilità di accelerare l’atrofia cognitiva. I partecipanti sono stati sottoposti ad una risonanza magnetica prima di iniziare l’esperimento e al termine della dieta. Per ben 18 mesi, i tre gruppi hanno seguito tre diverse diete: quella mediterranea, la dieta vegetale che prevedeva il consumo di pochissima carne ed una dieta sana standard. Come riporta il sito web “fanpage.it“, i risultati dell’indagine sono stati pubblicati sull’American Journal of Clinical Nutrition e sono emersi due aspetti fondamentali.

Il primo fattore che non può essere sottovalutato riguarda il livello di grassi nel sangue. Coloro che avevano una glicemia sotto controllo, mostravano anche un minore declino cognitivo. Il secondo fattore, invece, riguarda le tre diete alimentari. Dall’indagine è emerso che la dieta vegetale riesce a tenere sotto controllo il livello di zuccheri nel sangue e di conseguenza, è la migliore per contrastare l’infiammazione celebrale ed il declino cognitivo. Questa dieta è ricca di alimenti che contengono polifenoli da fonti vegetali come il thè verde o la Mankai, ovvero la lenticchia d’acqua tipica del Sud Est Asiatico. Questa sostanza è in grado di rallentare l’invecchiamento cognitivo e consente di mantenere le funzionalità celebrali.