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Cambiamento in vista per il digitale terrestre – ilcorrierino.com (foto Depositphotos)

Addio al digitale terrestre. Se non fai quello che è previsto non vedrai più nulla. La svolta che nessuno si aspettava.

Digitale terrestre addio. Siamo arrivati ad un punto di svolta, e chi non si adegua al nuovo cambiamento non vedrà più nulla in televisione.

Ne sono passati di anni dal suo primo ingresso nelle nostre case. Correva l’anno 2008 e l’Italia si preparava a questo cambiamento nella fruizione dei programmi televisivi: dall’analogico al digitale.

Un cambiamento graduale avvenuto nel corso degli anni e ancora, evidentemente, non terminato. Tutte le famiglie per poter continuare a guardare i loro programmi preferiti hanno dovuto munirsi di decoder, che ha consentito loro comunque di poter vedere sempre più canali.

Ma ora corrono ancora il rischio di non vederne più nemmeno uno. Scopriamo cosa sta accadendo ai nostri televisori e perché.

Addio al digitale terrestre: cosa sta accadendo

A lamentare la difficoltà di accedere ai programmi è stato, come informa Ansa, Marco Bussone, presidente di Uncem, l’Unione nazionale comuni comunità enti montani, il quale tuona: “Sono almeno 5 milioni gli italiani che hanno difficoltà a vedere i canali Rai e l’intero bouquet televisivo. Un fatto grave, irrisolto. […] E a fornire la soluzione non è neanche la tv ricevuta tramite internet […] in Italia c’è un problema di quantità e qualità della connessione: due milioni di famiglie non possiedono collegamento a Internet da casa; 5,5 milioni di famiglie si collegano da casa esclusivamente con il cellulare; circa 9 milioni di famiglie (il 36,9% del totale) non hanno la banda larga nell’abitazione”.

Ecco perché si parla di un nuovo cambiamento, perché, continua Bussone: “c’è una parte del Paese che la tv non la vede né tramite il DTT e neanche tramite internet. E chiede alla politica fondi per ammodernare e/o convertire gli impianti del digitale terrestre”.

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Antenna televisiva e parabola – ilcorrierino.com (foto Depositphotos)

Il nuovo cambiamento

Prossimamente ci sarà un ennesimo cambiamento per quanto riguarda il digitale terrestre. Già tra il 2021 e il 2022  ne abbiamo visto uno, che è stato poi l’inizio del passaggio dalla prima alla seconda generazione dello stesso. Il quale poi è servito anche a liberare alcune frequenze destinate al nascente 5G. Ebbene, dal prossimo primo settembre questo passaggio sarà definitivo, e chi vuole continuare a guardare la televisione dovrà munirsi di adeguata tecnologia che supporta il nuovo segnale.

E per tutti quelli che non la vedono nonostante tutto? Come ha ricordato il citato Bussone, molte realtà montane hanno ancora oggi difficoltà. Per loro l’unica possibilità è rappresentata dal TivùSat, un decoder nato nel 2009 come complemento a quello terrestre, che si avvale però del satellite.