Diritto alle ferie dei lavoratori
Persone al lavoro con passaporto e aereo (Canva) Ilcorrierino.com

Scopri tutto ciò che riguarda i tuoi diritti sul lavoro e, in particolare, sulle ferie: ecco quello che devi sapere.

Ogni lavoratore che viene assunto regolarmente sa di avere diritto a determinati giorni di ferie monetizzate.

Anche se il lavoro è importante, possiamo dire che un periodo di vacanza e di relax lo è in egual modo. Per questo, tutti coloro che hanno un impiego, ogni anno, cercano di staccare la spina almeno per una settimana.

Prendersi una pausa fa bene a ricaricare le energie e a tornare operativo più di prima. Ma, sei sicuro di sapere proprio tutto per quanto riguarda le ferie e i relativi diritti? Scopriamone di più insieme, cercando di far luce su alcuni dubbi che attanagliano quasi tutti i lavoratori.

Le ferie sono un diritto, lo dice la legge

L’articolo 36 della Costituzione italiana afferma che il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e alle ferie annuali, alle quali non può rinunciare. Per ferie, si intende giorni di riposo, in cui stare lontano dal luogo da lavoro, ma in cui si percepisce comunque una retribuzione. Come abbiamo già accennato in precedenza, le ferie non sono un capriccio, ma sono di fondamentale importanza per la salute, fisica e psichica, del lavoratore. È importante che questo abbia anche il tempo da trascorrere con la famiglia, per condurre una vita sociale normale.

Il decreto legislativo 66/2003, in particolar modo, si occupa di organizzare alcuni aspetti importante del diritto alle ferie annuali, stabilendo qual è il periodo minimo di ferie che un lavoratore matura nell’arco di un anno e come va trattato ogni lavoratore, a seconda del tipo di contratto che ha sottoscritto. Per analizzare il quadro delle ferie in maniera precisa, infatti, dovremmo fare una distinzione tra dipendenti pubblici, dipendenti part-time, dipendenti con contratto Co.co.co o Co.co.pro, apprendisti e dipendenti in prova.

Ferie per i lavoratori
Collage di donna triste al lavoro e donna felice in vacanza (Canva) Ilcorrierino.com

Ferie annuali obbligatorie e varie tipologie di contratto

Il periodo di ferie che il dipendente accumula, nell’arco di un anno, è pari a quattro settimane. Le ferie annuali aumentano in maniera progressiva e vengono calcolate sulla base dei giorni in cui il dipendente lavora, sempre nel corso dell’anno. Un lavoratore appena assunto, dunque, non potrà usufruire del periodo massimo di quattro settimane, perché non avrà avuto ancora modo di maturarle. Occorre, però, prestare particolare attenzione anche al tipo di contratto sottoscritto. Un dipendente pubblico, infatti, ha diritto a 32 giorni all’anno, di cui 28 normali più 4 di festività soppresse. Questo è il caso dei dipendenti che lavorano 6 giorni su 7. Per quelli che, invece, hanno un orario settimanale distribuito su 5 giorni, le ferie si riducono a 28 giorni. In genere, si assicura al dipendente il godimento di due settimane consecutive, che vengono sfruttate da giugno a settembre.

Per ciò che riguarda i dipendenti part-time, la legge afferma che questi hanno lo stesso diritto dei lavoratori assunti a tempo pieno, ovvero quello di godere di ferie retribuite, da calcolare in proporzione alle ore lavorate. I lavoratori con contratto di collaborazione coordinata e continuativa, o con contratto a progetto, non hanno diritto alle quattro settimane di cui parla la normativa, in quanto si tratta di un lavoro di natura autonoma e i giorni di ferie, in questo caso, maturano in proporzione all’attività realmente svolta. Infine, sia gli apprendisti che i dipendenti in prova hanno diritto alle ferie e, nell’ultimo caso, se dovesse avvenire il licenziamento, le ferie non godute dovranno essere liquidate dal datore di lavoro, nell’ultima busta paga.