Agenzia delle Entrate
Agenzia delle Entrate – ilcorrierino.com

L’Agenzia delle Entrate, a seguito di un errore, ha mandato un numero ingente di richiami a chi la tassa l’ha già pagata.

Negli scorsi mesi, a seguito del piano di controllo di evasioni fiscali, l’Agenzia delle Entrate ha inviato numerose comunicazioni ai propri contribuenti. Una prassi, questa, colpita però da un errore di comunicazione fra piattaforme informatiche. Per questo motivo, la stessa agenzia riscossione ha ricevuto numerose comunicazioni di rettifica da parte dei contribuenti che, questa tassa l’hanno regolarmente pagata.

I richiami errati di pagamento dell’Agenzia delle Entrate Riscossione

Nei mesi scorsi, molte delle notifiche inviate dall’Agenzia delle Entrate sono state recapitate a contribuenti che hanno partecipato alla sanatoria dei bolli arretrati. Questa sanatoria ha permesso a coloro che non avevano pagato il bollo dal 2016 di regolarizzare la propria situazione, versando solo la tassa senza sanzioni e interessi.

Allo stesso modo, coloro che in passato avevano ricevuto cartelle esattoriali dal Fisco hanno avuto la possibilità di beneficiare della sanatoria, pagando solo la tassa dovuta senza dover affrontare sanzioni e interessi aggiuntivi. Tuttavia, qualcosa è andato storto, tanto da generare un vero caos sia tra i contribuenti che dalla stessa Agenzia.

L'errore dell'Agenzia delle Entrate Riscossione
L’errore dell’Agenzia delle Entrate Riscossione – ilcorrierino.com

Chi ha ricevuto il sollecito di pagamento fasullo

La situazione è complessa, specialmente considerando i numeri senza precedenti di questa campagna anti-evasione. Tra le 300 mila cartelle inviate di recente, alcune sono corrette, recapitate a chi effettivamente non ha adempiuto al pagamento e deve quindi saldare il dovuto. Ma non tutte.

L’ufficio Finanze dell’assessorato all’Economia, presieduto da Silvio Cuffaro, è a conoscenza del problema da febbraio. Questo perché la Regione Sicilia ha ricevuto un’ondata di richieste di correzione delle cartelle da parte dei contribuenti. Per gestire il caos causato dall’invio delle stesse, è stata istituita una specie di squadra d’emergenza presso l’assessorato.

Si tratta di una sorta di dispendio delle risorse pubbliche (considerando che l’invio di una comunicazione costa 6 euro), ma anche un disagio per gli stessi contribuenti. L’unica mossa a disposizione dei cittadini è quella di assicurarsi di aver pagato effettivamente l’imposta e contattare la task force della Regione ai numeri appositamente attivati: 091-7076556, 091-7076835, 091-7076570, 091-7076617.

Ad oggi l’invio di richiamo per il pagamento del bollo auto sembra essere cessato, ma i residenti nella Regione Sicilia che hanno ricevuto questa comunicazione a febbraio, è bene che controllino prima di effettuare il pagamento. Il disguido è stato segnalato solamente dai cittadini siciliani, ma chiunque riceva una richiesta di sollecito di pagamento del bollo auto o qualsiasi altra tassa, è bene che controlli prima l’effettiva veridicità. Errori come questi non sono esclusi quando gli enti istituzionali hanno iter complessi da seguire.