Un insetto torna dal passato (pexels.com) – ilcorrierino.comIl mondo animale non smette ancora di stupirci nonostante i numerosi anni di studio e ricerche: si pensava fosse estinto.Parliamo proprio di quella che sembrerebbe una semplice blatta, ma non lo è: il comune ribrezzo per questo tipo di animali fa sì che la gente comune, che non abbia un particolare interesse scientifico, non conosca le numerose specie presenti sul nostro pianeta.A essere stato ritrovato, infatti, è un particolare tipo di scarafaggio, una scoperta che è stata fatta sull’Isola di Lord Howe, situata nel mar di Tasman tra l’Australia e la Nuova Zelanda.Si trattava di una particolare specie che si pensava fosse estinta da ben 80 anni, pertanto il suo ritrovamento sull’isola ha destato un certo scalpore tra gli addetti ai lavori, che hanno scritto un pezzo di storia animale in più dopo questa scoperta.Si sa che alcuni ambienti sono più adatti a ospitare animali di altri, soprattutto quando si tratta di ambienti meno contaminati dall’uomo – seppure gli scarafaggi comuni proliferino anche nelle città come ben sappiamo. Gli scienziati sono pronti a preservare la specie ritrovata: ecco di quale si tratta.Una particolare specie di scarafaggio ritrovata in naturaLa maggioranza dei biologi pensavano che questa specie fosse estinta da tempo, quasi da un secolo, così come una serie di specie che popolano la lista di animali estinti negli ultimi 100 anni, una lista che conta circa 160 specie che sono venute a mancare spesso a causa del cambiamento climatico che sta devastando il pianeta e cambiando le abitudini di flora e fauna.Lo scarafaggio ritrovato ha il nome scientifico di Panesthia lata ma è comunemente conosciuto come scarafaggio mangiatore di legno proprio in virtù di questa sua abitudine e capacità. Biologi a lavoro (pexels.com) – ilcorrierino.comIl ritorno dello scarafaggio mangiatore di legnoA fare questa incredibile scoperta sono stati i ricercatori dell’Università di Sidney, rimasti sorpresi una volta appurato che questa specie non solo è sopravvissuta, ma lo ha fatto nella sua terra di origine.Inoltre la presenza di questa specie sull’Isola ha una certa importanza non solo per la scienza, ma anche per lo stesso ecosistema: uno dei ricercatori ha precisato quanto i mangiatori di legno siano preziosi per la natura che li circonda in quanto agiscono “come riciclatori di nutrienti, importanti per accelerare la rottura dei tronchi e come fonte di cibo per altre specie”. Dobbiamo la loro sopravvivenza a una evoluzione che ha permesso loro di adattarsi alla vita tra le rocce. Navigazione articoliInps, scatta il super concorso, assunzioni a tempo indeterminato subito: ecco come candidarti Migliaia di patenti nel cestino: senza questo requisito non la rinnovano più | La perdi per sempre