Spese su spese per i cittadini (pexels.com) - ilcorrierino.com
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L’annuncio del Governo vigente scatena il panico tra i contribuenti: migliaia di euro in debiti, qualcuno dovrà pagarli e saremo noi.

L’economia del Paese tende a rispecchiare quella del singolo: questo è ciò che sta accadendo in Italia, dove sono numerose le famiglie in grande difficoltà che non riescono in molti casi a giungere a fine mese.

Non è a caso, infatti, che il Governo ha varato una lunga serie di bonus e agevolazioni per i cittadini in difficoltà: si tratta di una tendenza affatto positiva che rischia di far precipitare davvero tutti nel baratro.

I numeri che stanno dando un orientamento economico a quest’anno rispetto alla ricchezza complessiva del nostro stato non sono certo positivi: a stupire sono stati i calcoli effettuati e poi rilasciati dal Codacons.

Questo annuncio che riguarda il debito pubblico non ha fatto be sperare per il futuro: le nuove generazioni rischiano, se si continua così, a doversi ritrovare a pagare tutti i conti di quella vecchia senza avere nemmeno in ritorno una pensione decente.

Debito pubblico alle stelle: i dati del Codacons

Secondo il calcolo della Codacons, ad oggi ogni famiglia ha un debito di 2270 euro: possono sembrare pochi per chi abbia un buono stipendio, ma in tal caso allora non vi è una buona contezza delle condizioni medie delle famiglie né dei salari medi.

Anche la Banca d’Italia ha diffuso un allarme in merito alla situazione che stiamo vivendo: il buco di debito pubblico che si è aperto, infatti, somiglia molto di più a una voragine.

Debito pubblico (pexels.com) - ilcorrierino.com
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La misura più adeguata per risolvere la situazione

La Banca d’Italia non solo ha fornito una fotografia della situazione attuale, ma si è anche espressa per il prossimo futuro: un futuro che vede un Paese che continuerà inevitabilmente a indebitarsi.

Sono i dati del Codacons quelli sui quali il Governo dovrà mettersi a lavoro: una priorità che non può assolutamente essere trascurata visto che rischia di compromettere il futuro della popolazione italiana, le sue prospettive e anche la posizione economica del Paese nelle dinamiche economiche mondiali, un aspetto macroscopico che, però, non può non ripercuotersi su quello macroscopico, legato a lavoratori e risparmiatori. La speranza è che una soluzione davvero adeguata sia contenuta nella prossima legge di bilancio, decisiva per gli anni a venire.