Richiamo alimentare insalata iceberg
Insalata Iceberg: il richiamo del Ministero – ilcorrierino.com

Il Ministero della Salute ha recentemente richiamato diversi lotti di insalata iceberg e lattuga, venduti sotto ben 20 marchi differenti.

La causa di questa misura è la scoperta della Listeria monocytogenes, un batterio noto per la sua capacità di proliferare anche a basse temperature, come quelle dei frigoriferi domestici. Questa caratteristica lo rende particolarmente subdolo, poiché può contaminare gli alimenti e persistere anche dopo il confezionamento.

La contaminazione da Listeria può portare a sintomi piuttosto gravi come febbre, dolori muscolari, vomito e diarrea. Questa è particolarmente rischiosa per le persone con un sistema immunitario compromesso, per le donne in gravidanza e per gli anziani, poiché può scatenare infezioni gravi e complicazioni potenzialmente serie.

Richiamo alimentare insalata iceberg: i marchi coinvolti

Il Ministero della Salute ha identificato i lotti problematici come provenienti dallo stabilimento di Ortoromi, una cooperativa agricola situata a Bellizzi, in provincia di Salerno. Ortoromi è un importante produttore di insalate fresche e confezionate e i prodotti coinvolti nel richiamo sono stati distribuiti sotto una varietà di marchi.

Nel dettaglio, i marchi interessati includono: Il Castello, Foglia Verde (Eurospin), Alifresh, Il Mio Orto, Centrale del Latte, Ciro Amodio, Colline Verdi, Natura Chiama Selex, Latte Francia, Mi Mordi, Natura È di Penny Market, Polenghi, Ortoromi, Ortofresco Pulito, Sigma, Très Bon, Torre in Pietra, Tornese, Vivinatura e Coop.

Per fornire dettagli più specifici, i lotti coinvolti hanno date di scadenza comprese tra il 12 e il 19 settembre 2024 e si riferiscono a confezioni di diverse dimensioni e formati. Ad esempio, le buste da 200 grammi e 250 grammi di insalata iceberg e lattuga sono tra i prodotti interessati. Per i cuori di iceberg a marchio Coop, il richiamo si applica solo ad alcuni punti vendita situati nel centro e sud Italia.

insalata iceberg: i marchi coinvolti
Alcuni dei marchi coinvolti – ilcorrierino.com

Cosa fare in caso di acquisto

In caso di acquisto o consumo di questi prodotti, è fondamentale prendere precauzioni per garantire la propria sicurezza. Il Ministero della Salute raccomanda di non consumare le insalate coinvolte nel richiamo e, se ciò è già stato fatto, tenere sotto controllo i sintomi (che non è detto si presentino). In tal caso, è bene contattare il proprio medico.

In caso di acquisto dei prodotti interessati, è bene controllare attentamente le date di scadenza e verificare se combaciano con quelle descritte nel richiamo. Per ottenere un rimborso, i consumatori sono invitati a restituire l’insalata al punto vendita dove è stato acquistato. In caso di dubbi, è possibile contattare il servizio clienti del negozio o supermercato presso cui è stato effettuato l’acquisto.