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Intesa Sanpaolo, correntisti nel panico: non si può più ritirare al bancomat | Chiudono immediatemnte

Intesa Sanpaolo
Intesa Sanpaolo – ilcorrierino.com

Il gruppo Intesa Sanpaolo sta vivendo numerosi cambiamenti in questo periodo: la chiusura improvvisa lancia i correntisti nel panico.

Il panorama bancario sta cambiando rapidamente: sempre meno bancomat e filiali, sempre più pagamenti elettronici. Ma cosa significa questo per noi? È davvero il futuro dei servizi finanziari? Con l’avvento delle carte di credito, dei pagamenti tramite smartphone e delle app come Apple Pay e Google Pay, sembra che il denaro contante stia perdendo terreno. Le banche stanno chiudendo filiali in tutta Italia e Intesa San Paolo ne è la prova lampante.

Poi l’avvento di Isybank: milioni di persone a marzo 2024 sono emigrate nella nuova banca digitale, sempre connessa ad Intesa San Paolo, ma solamente per quanto riguarda la necessità di sportelli bancomat e filiali fisiche.

Intesa Sanpaolo: 1500 filiali in meno entro il 2025

Il piano d’impresa 2022-2025 di Intesa Sanpaolo, che prevede la chiusura di 1500 filiali in tutta Italia, inevitabilmente riflette questa tendenza di consolidamento e digitalizzazione nel settore bancario. Questo processo sta infatti generando non poche preoccupazioni per le comunità locali, specialmente in aree remote o meno popolate. In questi luoghi, infatti, la presenza fisica di una filiale bancaria si rivela vitale, sopratutto per chi non possiede molta dimestichezza con la tecnologia e i pagamenti elettronici.

Intesa Sanpaolo e le chiusure delle filiali a Pisa e dintorni
Intesa Sanpaolo e le chiusure delle filiali – ilcorrierino.com

Addio alle filiali: la protesta del sindaco

La decisione della Banca Intesa Sanpaolo di chiudere due sportelli in provincia di Pisa, uno nel capoluogo e l’altro a Calci, ha scatenato una reazione di forte disappunto da parte dell’amministrazione comunale, nonché gli stessi cittadini. La chiusura degli sportelli è stata comunicata direttamente dall’istituto bancario agli amministratori locali, confermando l’accorpamento della filiale di Calci con quella di Cascina e indicando Navacchio come lo sportello più vicino.

Il sindaco di Calci, Massimiliano Ghimenti, ha espresso amarezza per questa decisione, ritenendo che sia dettata esclusivamente da interessi economici che non combaciano in alcun modo con quelli dei cittadini. Nonostante la banca abbia assicurato l’erogazione di servizi aggiuntivi, il trasferimento verso la filiale più vicina rappresenterà comunque una difficoltà per molte persone, soprattutto anziani e disabili.

Ghimenti ha dichiarato di aver deciso personalmente di chiudere i rapporti con l’istituto bancario e di aprire nuovi conti presso altre banche presenti sul territorio. Nel frattempo, l’amministrazione comunale ha lanciato un appello ad altri istituti di credito affinché colmino il vuoto lasciato dalla chiusura degli sportelli.

La situazione ha suscitato preoccupazione anche sul piano politico, con la richiesta di norme legislative che impediscano la chiusura degli sportelli bancari, considerata dannosa per i lavoratori delle banche e per le comunità locali. Il Comune subirà un danno non indifferente, dato che la Banca Intesa Sanpaolo era stata recentemente scelta come tesoriere dell’ente comunale tramite gara d’appalto.