Ferie e lavoro dipendente – ilcorrierino.comCi sono alcuni casi dove le ferie forzate sono un diritto del datore di lavoro: quando il lavoratore non può decidere i giorni di stop.Pianificare le ferie nel periodo estivo è una pratica molto comune, specialmente in Italia. Le calde giornate portano inevitabilmente il lavoratore a provare il desiderio di fermarsi, per godersi del buon tempo libero, magari con le persone a lui care. Anche quest’anno, con l’estate che entra nel vivo, molti italiani pianificano le loro vacanze. Tuttavia, in alcuni casi, il datore di lavoro può imporre le cosiddette ferie forzate. Ma quando e perché succede?Sebbene nella maggior parte dei casi è il lavoratore a richiedere il periodo di ferie e il datore di lavoro a trattare con lo stesso, in altri, la scelta sembra essere necessariamente datata da quest’ultimo. Dunque, chi ancora non ha comunicato le ferie potrebbe trovarsi davanti a questo rifiuto. Delle volte si tratta di esigenze di copertura che rimandano solo poche settimane, in altri, il datore di lavoro potrebbe rimandare le ferie del dipendente di mesi. Ma quando è legittimo tutto questo? Facciamo chiarezza.Chi decide le ferieIn generale, la decisione finale sulle ferie spetta sempre al datore di lavoro. Questa scelta tiene conto delle esigenze produttive, organizzative ed economiche dell’azienda, oltre che delle necessità personali dei dipendenti. Per capire meglio la questione, prima di tutto è importante distinguere le ferie collettive con le ferie individuali.Le prime coinvolgono tutta l’azienda o parti di essa, come un reparto o un ufficio e solitamente vengono fissate durante periodi come le festività natalizie, pasquali o estive. Le ferie individuali, invece, sono concesse su richiesta del dipendente e possono essere prese in qualsiasi periodo dell’anno. Poi c’è una terza casistica a cui ci si potrebbe imbattere: le cosiddette ferie forzate.Cosa sono le ferie forzate – ilcorrierino.comQuando si applicano le ferie forzateLe ferie forzate, sebbene non sempre gradite dal dipendente, possono essere imposte dal datore di lavoro per diverse questioni oggettive. Una delle ragioni principali riguarda il rispetto delle scadenze normative: le leggi impongono che i dipendenti fruiscono di almeno due settimane di ferie nell’anno di maturazione. Altre due settimane devono essere utilizzate nei 18 mesi successivi. Da qui non c’è scappatoia: queste scadenze possono esporre l’azienda a sanzioni e problemi legali, ragion per cui, anche non volendo, sono obbligati a concederle.Ma questo non è l’unico caso. Il datore di lavoro, dal canto suo, può decidere di imporre ferie forzate per garantire la sicurezza sul lavoro. Ad esempio, un dipendente che accumula troppe ore di straordinario senza riposo adeguato rischia di lavorare in condizioni di stanchezza fisica o mentale, aumentando il rischio di infortuni. Sebbene non si tratti di una negazione, questa condizione può far sì che il dipendente fruisca delle ferie in periodi non graditi, perdendo l’occasione di sfruttarle quando vorrebbe.E ancora: secondo la normativa, chiusura aziendale per lavori di ristrutturazione, eventi di forza maggiore, chiusura definitiva ordinata dalle autorità e periodi festivi stabiliti dall’azienda (come per esempio per le scuole), sono tutti motivi imprescindibili e non contestabili dal lavoratore. Quando decide di imporre le ferie forzate, però, il datore di lavoro deve seguire alcune accortezze, ossia comunicare per iscritto ai dipendenti le motivazioni e il periodo di ferie. Navigazione articoliSedile passeggero, da oggi deve essere lasciato vuoto: non puoi farci viaggiare più nessuno | La legge è ufficiale Bollo auto, ecco la super novità: se non lo paghi nessuno viene a chiederti i soldi | Ecco cosa succede da ora