Indennità INPS (pexels.com) - ilcorrierino.com
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Dal 30 gennaio cambia tutto, per una volta a favore dei contribuenti: ecco le condizioni per ricevere un’indennità importante dall’INPS.

Una circolare diffusa lo scorso 30 gennaio dall’INPS ha posto nuove regole per la ricezione di una indennità che diventa più consistente.

Se da diversi punti di vista le misure assistenziali dello Stato sono carenti, bisogna sottolineare quando queste vengono implementate.

In questo caso, infatti, l’Istituto Previdenziale sembra andare incontro a una categoria di contribuenti.

Come sempre, bonus, indennità e agevolazioni sono rivolte soprattutto a quelle categorie di cittadini fragili o vulnerabili. Anche in questo caso è così: lo “stipendio” raggiunge quasi i 4.000 euro.

INPS, la circolare determina un nuovo limite retributivo: ecco a chi spetta

La novità dell’INPS riguarda un importante istituto, quello del congedo biennale. Il congedo biennale è previsto, in certe circostanze, dalla legge 104, una delle leggi più importanti per quanto riguarda l’assistenza a famiglie che comprendono un soggetto con disabilità. Questa misura, ritenuta straordinaria, è prevista, nello specifico, dall’articolo 42, comma 5, D.lgs n.151 del 2001. Come specificato dal nome, il congedo familiare prevede la possibilità di assentarsi dal lavoro per un periodo complessivo di due anni, nel caso in cui il lavoratore abbia un parente con disabilità grave.

L’indennità prevista presenta dei limiti annuali: la circolare INPS riguarda proprio questo limite che ha subito un notevole rialzo per l’annualità in corso. Ecco quanto sarà il limite complessivo per l’indennità concessa a chi sceglie di beneficiare del congedo biennale straordinario.

Legge 104 (pexels.com) - ilcorrierino.com
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730 i giorni totali, se rientri in questa categoria di persone ottieni quanto ti spetta

Proprio con la circolare del 30 gennaio 2025, la n. 26, l’INPS ha decretato il limite massimo di indennità per chi usufruisce di questa misura assistenziale. Per il 2025, il limite è stato posto a
57.038,00 euro, una somma che, se divisa per le mensilità previste, porta a un risultato di 3.827,03 mensili e 125,82 euro massimo al giorno.

Si tratta di una indennità consistente: non bisogna dimenticare, comunque, che questo è un limite posto dall’INPS. L’indennità, infatti, viene calcolata in base all’ultimo stipendio percepito dal lavoratore prima di iniziare a usufruire del congedo, stipendio che subisce una maggiorazione. Non bisogna, inoltre, dimenticare che l’indennità non è soggetta alla ritenuta TFR/TFS: di fatto, come dimostra la tabella divulgata online da tuttolavoro24, il netto liquidato per l’indennità è maggiore rispetto allo stipendio erogato nell’ultimo mese di servizio. Infine, bisogna anche mettere in conto che la retribuzione che si percepisce durante il congedo biennale non matura effetti economici sullo stipendio.