Nuova tassa in Italia
Nuova tassa in Italia – ilcorrierino.com

Arriva l’annuncio di un nuova tassa, volta a recuperare denaro pubblico direttamente dalle tasche più ampie degli italiani.

Serve denaro pubblico, sia a causa della condizione climatica che stiamo vivendo, che per l’incerta situazione economica generale. In questo breve concetto sono racchiuse due delle problematiche principali del nostro Paese, segnato da una crisi economica, cresciuta negli ultimi due anni.

L’Italia, nonostante sia andata avanti a livello di efficienza energetica, rimane una delle nazioni europee più indietro in fatto di energie sostenibili. Il motivo del miglioramento è dovuto ai sostegni quali Ecobonus e Superbonus, che hanno permesso ai cittadini l’installazione di pannelli solari, pompe di calore e altri sistemi volti a migliorare la classe energetica di immobili ed automobili.

Eppure sembrano essere state proprio queste misure ad aver accentuato la crisi economica e il debito pubblico già esistente.

La nuova tassa per i cittadini

Correva l’anno 2022, quando Angelo Bonelli, co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, propose per la prima volta l’introduzione di una nuova tassa destinata ai redditi più alti. Ad oggi, questa idea è tornata alla ribalta per un semplice quanto essenziale motivo: “Serve patrimoniale, 60 miliardi in 5 anni per crisi climatica e sociale”.

In un articolo pubblicato sull’Huffington Post dal titolo “Serve una tassa patrimoniale. Il Pd deve chiedere i soldi a chi li ha”, l’ex presidente di Emergency ha colto l’occasione per sottolineare la sua posizione. Cecilia Strada, candidata per il Pd alle prossime elezioni europee nel collegio Nord-Ovest, sostiene che è necessario un prelievo sui grandi patrimoni per finanziare interventi cruciali per la società e l’ambiente. “Il Pd deve chiedere i soldi a chi li ha”, afferma, proponendo una tassa patrimoniale come strumento di giustizia sociale.

Tassa sui patrimoni
Tassa sui patrimoni: i pareri contrari – ilcorrierino.com

L’esito della proposta

Le reazioni del centrodestra non si sono fatte di certo attendere. Nicola Procaccini, eurodeputato di Fratelli d’Italia, ha definito la proposta di patrimoniale “l’immancabile ciliegina sulla torta di una campagna elettorale priva di contenuti da parte del Pd”. Procaccini ha criticato la sinistra per proporre soluzioni che considera fallimentari, sostenendo che la patrimoniale colpirebbe ingiustamente proprietà e attività produttive.

Carlo Fidanza, capo delegazione di Fratelli d’Italia-Ecr al Parlamento europeo, ha rincarato la dose, definendo la proposta “inaccettabile” e “inutile”. Fidanza ha ribadito che il governo Meloni ha ridotto le tasse e continuerà su questa linea per difendere gli italiani.

Anche Maurizio Lupi, presidente di Noi Moderati, ha espresso un netto rifiuto: “Con il centrodestra al governo non ci sarà mai una patrimoniale e non ci saranno aumenti delle tasse. Noi lavoriamo per un fisco più equo e solidale, vicino alle persone”.

Insomma, la questione della tassa patrimoniale è motivo di forte discussione e sarà sicuramente uno dei temi caldi nella campagna elettorale per le prossime elezioni europee.